Nadia Presotto
Pubblicazione e diffusione Arte, Natura e Cultura.
martedì 29 gennaio 2019
INCONTRO CON MR.
SAVETHEWALL AD AFFORDABLE
All’
ultima edizione di AAF – Affordable Art Fair - di Milano, che si è svolta il
24-25-26-27 gennaio 2019 presso Superstudiopiù di via Tortona, ho incontrato l’
artista di Street Art Mr. Savethewall,
al secolo Pier Paolo Perretta.
Ormai
famoso, giornali e televisioni in questi ultimi giorni ne hanno spesso parlato
per il suo intervento sul manifesto dedicato alla mostra non autorizzata di
Banksy allestita al MUDEC di Milano; l’ artista è intervenuto rielaborando una
opera di Caravaggio “Davide con la testa di Golia” inserendovi una testa di
scimmia, in riferimento alla maschera utilizzata da Banksy. E uno di quei
grandi manifesti era esposto presso la prestigiosa Galleria Deodato ad
Affordable, con altre sue ammiratissime opere.
L’
artista comasco opera attraverso le modalità della Street Art: utilizzo di
stencil su supporti di cartone, carta da pacco, materiale di riciclo. Con la
sua arte suggerisce messaggi provocatori nei confronti delle tematiche
politiche e sociali.
Mr.
Savethewall, come dice il suo pseudonimo, non dipinge sui muri, anzi li “salva”
fissando le sue opere con nastro adesivo giallo agli angoli.
Fortunati
quei passanti di Como che li hanno staccati e incorniciati! Questo ha destato
la curiosità di galleristi, favorendo così il suo ingresso nelle gallerie d’
arte e negli spazi pubblici.
Artista
disponibile, colto, simpatico…un piacevole incontro che, auspico, si rinnovi!!
Nadia Presotto, Mr. Savethewall e la gallerista Paola Bertolazzi della Casa d' Arte Videimercati di Vercelli presso lo stand Deodato.
mercoledì 23 gennaio 2019
Renato Luparia presente a AAF di Milano
IL MONFERRATO DI RENATO LUPARIA A
MILANO
Dal 24 al 27
gennaio, in occasione di Affordable Art Fair, la fiera internazionale che si tiene
a Milano presso Superstudiopiù di via
Tortona, il fotografo conzanese Renato
Luparia, per il secondo anno consecutivo, su invito dell’ Archivio
Fotografico Italiano, presenta una nuova serie di stampe fine art che fanno
parte della serie “Il suono del silenzio”, fotografie realizzate in Monferrato,
con la neve e la nebbia. Nello stand G3 sono inoltre presenti i fotografi:
Claudio Argentiero, Presidente AFI, Emanuela Colombo e Mario Vidor.
Renato Luparia è nato a Casale Monferrato e vive a
Conzano (AL). Fin da giovanissimo si interessa di fotografia e sperimenta le
tecniche del bianco/nero, colore, diapositiva e, recentemente del digitale.
Collabora con giornali e riviste e le sue fotografie sono state pubblicate su
libri e calendari. I suoi soggetti preferiti sono la natura, i fiori e i
giardini, in modo particolare il paesaggio del Monferrato che rappresenta con
diverse interpretazioni molto personali. Inizia a esporre nel 1999. Nel 2011
partecipa alla prima edizione del MIA (Milan Image Art Fair) e successivamente a “Les Rencontres de Photographie” di Arles
(Francia) e Grenoble. Ha all’ attivo numerose mostre personali in spazi
pubblici e privati, tra questi: Villa Vidua a Conzano, la Casa d’ Arte
“Viadeimercati” a Vercelli, il Goethe Institut a Freiburg (Germania), la Ca’
Lozzio a Oderzo, lo Spazio d’ Arte Rilegatoamano a Biella, il Castello di
Casale Monferrato, Villa Giulia a
Verbania, Castello di Costigliole d’ Asti; Spazio Hoepli, Fondazione Federica Galli e Pourquoi Pas di
Milano. Inoltre due edizioni del Milano Photo Festival nel 2017 e 2018. Le sue
stampe fotografiche “Fine Art” fanno parte di collezioni pubbliche e private in
Italia e all’ estero. Importanti critici si sono interessati alla sua arte, tra
questi: prof. Ermanno Paleari, prof.ssa Alessandra Santin, prof.ssa Luisa
Facelli, Piergiorgio Panelli, dr.ssa Elisabetta Raviola.
lunedì 21 gennaio 2019
Un saluto a Luisa Facelli
Un saluto a Luisa
Facelli
Desidero ricordare un' amica che ci ha
lasciati nella serata di venerdì 18 gennaio 2019: Luisa Facelli, insegnante e critica d' arte di Vercelli.
L' ho incontrata la prima volta nel 2003
in un giardino fiorito, mi piace pensare che ora sia in un giardino ancora più
grande e ancora più fiorito, o meglio, in un “parco”.
Brava critica d' arte, fedele collaboratrice
dell’ ormai storica galleria vercellese Casa d' Arte Viadeimercati, di Paola Bertolazzi e Claudio Maria Balocco,
ne ha sempre curato le presentazioni critiche ed i cataloghi delle numerose e
importanti mostre allestite; ma è stata anche una fine poetessa e artista.
Insieme a Paola nel 2007 (14 aprile) ha
voluto la mostra "E' solo amore" con i miei lavori e le fotografie di
Renato. E poi ancora a dicembre dello stesso anno Lei e Paola mi hanno invitata
alla collettiva di Natale, tutta al femminile, "Fil rouge".
Era presente ed era sua la critica nel
maggio 2014 per la mia prima mostra di acquerelli in Monferrato, alla Locanda
dell’ Arte di Solonghello, riproposta alla Casa d’ Arte di Vercelli nel
dicembre 2015 con il titolo “Il Parco acquerellato”. Suo anche il testo in
catalogo della mostra “Tavolozze d’’ artista” sempre alla Casa d’ arte
Viadeimercati nel febbraio 2016.
Ha curato la mostra di Renato “Il suono
del silenzio” nel 2014 con un bellissimo testo, sempre alla galleria
Viadeimerati ed un altro testo era stato presentato nella collettiva
fotografica in Villa Vidua di Conzano nel 2013.
Fin dall’ inizio del nostro incontro ha
seguito la mia evoluzione artistica, con saggi suggerimenti e critiche
positive; ha sempre avuto una grande ammirazione per le stampe fine art di Renato. Ricorderemo sempre,
Renato ed io, la stima e l’ ammirazione
nei nostri confronti.
Ci restano i tuoi testi critici, cara
Luisa, dei quali ne faremo buon uso e la cara amicizia con Andrea.
Ripropongo il testo critico:
“Il
parco” acquerellato di Nadia Presotto
Acquerelli:
macchie, lumeggiature, gradazioni d’intensità, più diluite oppure un poco più
corpose. Con o senza disegno preparatorio sul supporto cartaceo che,
impregnandosi, potrebbe giocare tiri mancini.
Cosa non
accaduta agli acquerelli di Nadia Presotto che bene asseconda la sensibilità
porosa della carta, peraltro non appesantita da schizzi o traccia di matita,
grazie alla leggerezza delle sole pennellate.
Nadia
Presotto, prima di mettere mano ai suoi lavori, ricerca sempre e dà loro forma
solo dopo avere frugato dentro di sé e dentro la materia. Indagine scrupolosa,
in questo caso delicata nella sua liquida essenza, come l’acqua che gocciola
lungo le setole del pennello.
Opere
deliziose di medio formato, in cui non sono mai disgiunti tensione e studio
tenace e umile, pur con consapevolezza dignitosa del valore del proprio lavoro,
in grado di accogliere suggerimenti e confronti critici, mettendosi in gioco.
Il percorso artistico di questi anni ha sfidato tecniche tra loro molto
diverse; con lusinghieri risultati che la dicono lunga sulla sua versatilità
ormai matura, come si ha modo di capire durante l’esposizione di questa serie
di tavole nel luminoso e sempre raffinato spazio della ormai storica Casa
d’arte di via dei Mercati.
Quanto
alla poetica di questi acquerelli essa risponde alla mai abbandonata tentazione
per una figuratività moderna, in cui l’aspetto paesaggistico è presente, anche
se ci si protende, sempre di più, verso l’astrazione sotto il profilo grafico,
lieve e trasognato.
Si
oscilla tra due necessità di diverso stampo “narrativo”.
La prima
riflette la realtà delle colline del Monferrato, dove l’artista vive da lungo
tempo, senza dimenticare il nativo verde trevigiano.
C’è,
infatti, la percezione di una stessa pianura, dominata dal grande fiume,
all’ombra non lontana di colli; poi terre di acque dove alberi e colture
disegnano confini naturali e appartenenze a una storia diversa e ciononostante
familiare.
La
seconda necessità intesse una più sottile trama: la biografia delle origini si
è ramificata anche nei tanti altrove dei viaggi compiuti, delle esperienze emotive
che mettono radici nella memoria.
Radici
perfino aeree in quei cieli che Nadia immerge nella chiarità di colori stesi
con impalpabili pennellate di un rosa che è già violetto, o è già azzurrato di
un grigio straniero, di un blu più raro: desideri, nostalgie di lontananze non
perdute.
Negli
occhi il colore del mondo, secondo il proprio vissuto, o meglio, interpretato.
Il linguaggio grafico tatua il trionfo del colore che sulla grana della carta,
può farsi appena più terragno, in qualche macchia più calda di giallo, di
marrone, di ocra, nell’impasto cromatico pur sempre lieve di quel verde che
sembra avere rubato la seta a certe piante officinali nelle ordinate aiuole del
giardino di casa.
Tutto in
questi acquerelli obbedisce, dunque, a un duplice dettato: ogni tavola dalle
tinte più vivide, oppure più smorzate pare immersa in una soffusa atmosfera,
eppure, a tratti, riconoscibile: come se la Nadia-esperta di botanica (per
passione e per il lavoro di giornalista), avesse voluto ricreare il proprio
personale giardino. Vero e metafisico.
O meglio
ancora: il sentimento di un giardino, un Eden primordiale che ha visto la
genesi di tutto; compresa quella della creatività umana, annidata in quel punto
del cervello dove l’idea artistica ancora in embrione, cova in agguato il tempo
sufficiente per prendere la vera forma e sbucare fuori.
Anzi, più
che un giardino, mi piace pensare a un parco vero e proprio, dove hanno
germogliato talee colte ovunque.
In modo
circolare, si ritorna al luogo eletto per renderci più felici: fatto il giro
del mondo Nadia ne concentra le suggestioni in una tavola; dipinge nel complice
diario della memoria soprattutto il suo amore per la vita, il suo entusiasmo
per ciò che ama senza sbavature enfatiche, con quella misura che l’ acquerello,
in particolare, sa restituire.
Prof.
Luisa Facelli critico d’ arte - per la mostra di acquerelli –Casa d’ Arte
viadeimercati - Vercelli - 5 dicembre 2015 – 06 gennaio 2016sabato 19 gennaio 2019
Mostra di Giuliano Saba al Caffé Alessandrino
MOSTRA DI GIULIANO SABA AL CAFFE' ALESSANDRINO
ALESSANDRIA – E’ stata inaugurata sabato scorso, 19
gennaio alle 17.30 la personale di Giuliano Saba allestita al Caffè
Alessandrino in Piazza Garibaldi 39. L’evento è organizzato
dall’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di idee nell’ambito del
Progetto “Arte diffusa” ed è stato presentato da Francesca Parrilla alla
presenza di numerosi amici.
Conosciuto come scultore, ora in questa mostra ha proposto anche opere
pittoriche, nuove realizzazioni della
sua ricerca artistica. La maggior parte delle sue sculture in acciaio e in
ottone, simboleggiano l’amore, la distanza, la nostalgia. Da circa un anno
ha iniziato a esprimersi anche con i colori acrilici, per la maggior parte
colori primari che riversa sui pannelli o sulle tele, quelli che, mescolandosi
tra loro, fanno emergere una caleidoscopica ricchezza di
stimoli percettivi, visivi e sensoriali dai quali prendono vita sensazioni
e suggestioni.
Nel 2014 Giuliano Saba vanta un’esposizione personale nel suo paese natio e
la partecipazione alla Floreale di Alessandria. Sempre nel 2014
organizzò una mostra nella Chiesa Templare Francescana in Alessandria, con
la compartecipazione di altri sei artisti. Dal 2014 espone nel Complesso
Monumentale di Santa Croce in Bosco Marengo per l’evento “ Settembre in
Santa Croce”. Nel 2015 partecipò alla prima “ Biennale d’Arte di
Alessandria, OMNIA”, organizzata dall’Associazione Culturale Libera
Mente-Laboratorio di Idee. Nel mese di aprile del 2018, in contemporanea
con il Salone del Mobile, ha esposto una sua scultura a Milano per
l’evento artistico “ Dal Design all’Arte” (a cura dello storico e critico
d’arte Giorgio Gregorio Grasso, in collaborazione con la critica d’arte
Giada Eva Elisa Tarantino). Sempre nel 2018, nel mese di aprile/maggio, è stato
presente a Piacenza assieme ad altri artisti di fama internazionale alla
Prima Rassegna d’Arte Internazionale Contemporanea Città di Piacenza ( a
cura di Giorgio Gregorio Grasso) con due delle sue recentissime opere: “
Inquinata Terra”, acrilico su tela, tecnica mista 65×90 esposta a Palazzo
Farnese e “ Mediterraneo”, tecnica mista misure 65×90 esposta nel
Complesso Monumentale Ricci Oddi. Nel maggio 2018, in concomitanza della
Cinquantasettesima Biennale d’Arte, ha esposto in Palazzo Zenobio a Venezia, in una mostra curata da Giorgio
Gregorio Grasso, con la scultura, con la sua Scultura “ La Follia …
triangolo amoroso, circolo vizioso, menti quadrate” in acciaio e ottone
dalle misure: 180 H. x 80 L. cm.
domenica 13 gennaio 2019
Alessandria: presentazioni in biblioteca
PROGETTO
“LETTURE IN BIBLIOTECA”
Martedì 15 gennaio 2019 alle ore 17,00 Inaugura il progetto lo scrittore Sergio PIZIO, con il suo libro dal titolo “Contro il tempo”
presso la Sala Bobbio della Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria in piazza Vittorio Veneto, 1.
Partecipa l’editore Marco FERRARI (Casa Editrice Vicolo del Pavone). Legge alcuni brani del libro Cristina SARACANO
Sergio PIZIO si
presenta
La
passione della scrittura è sempre
stata presente nella mia vita. Fin da ragazzo scrivevo racconti lunghi,
elaborando nella mia testa personaggi di pura fantasia, dando loro una vita
propria, impressa sopra ad un foglio di carta. Ne scrissi parecchi,
custodendoli dentro ad una cartellina verde. Qualsiasi momento di riflessione mi portava a scrivere,
anche sopra ad un tovagliolo di carta. Durante il servizio militare, ho perfino scritto lettere per i miei commilitoni alle loro rispettive ragazze, che non
conoscevo neppure! Ilacconto più lungo contava circa sessanta fogli tipo A4, e
si intitolava Margaret. Negli anni a
seguire, precisamente nel mese di Maggio 2002' scrissi
un romanzo "La
piccola Sofia" ( Alessandria Editrice) dai risvolti drammatici, mia
moglie Tiziana dopo averlo letto, mi convinse a farlo pubblicare. In seguito
nel Novembre 2007' scrissi un romanzo sul genere paranormale " I paesaggi
dell'anima"( Joker Edizioni) peraltro un'argomento che trovo molto
interessante. Nel mese di Settembre di quest'anno ho curato e scritto la parte
romanzata del libro "Cuore d'atleta" (Effedí Edizioni) del top
runner Vincenzo Scuro. Ed ora eccomi a presentare il mio nuovo romanzo "
Corsa contro il tempo "
( Casa Editrice Vicolo del Pavone) genere fantasy thriller politico.
(com.s.)
venerdì 11 gennaio 2019
La grande festa per il Maestro Ezio Gribaudo
I NOVANT’ ANNI DEL
MAESTRO EZIO GRIBAUDO
Torino
– Presso il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, giovedì 10 gennaio 2019
il Maestro Ezio Gribaudo, uno dei
massimi esponenti dell’ arte contemporanea italiana, ha celebrato i suoi 90
anni, con una grandiosa festa. Il Maestro ha salutato tutti i presenti uno ad
uno.
Tra
il numerosissimo pubblico amici, scrittori, giornalisti, esponenti del mondo
culturale e istituzionale.
Sono
intervenuti tra gli altri: Ferruccio Martinotti, Direttore del Museo Nazionale
del Risorgimento ricordando che nel 1964 il Maestro eseguì su commissione di
Francesco Cognasso tre dipinti di grandi dimensioni, opere a soggetto storico,
ora esposte alla Sala Codici del Museo e visitabili fino al 27 gennaio. L’
Assessore alla Cultura della Città di Moncalieri, dove il Maestro Gribaudo è
stato molto attivo, lo storico casalese Roberto Coaloa (suo il testo in
catalogo) ed ha concluso gli interventi la figlia Paola Gribaudo ringraziando a
nome della famiglia tutti i presenti; commossa ha rivolto un ringraziamento
particolare al padre per la solida educazione che ha dato ai suoi figli e la
curiosità verso la vita, siamo orgogliosi
di essere tuoi figli, ha sottolineato Paola; ha inoltre ricordato che è
stata fondata una Fondazione e che nell’ arco di questo 2019 sono previste
numerose rassegne espositive. Sarà realizzato anche un film e per questo, ha
comunicato Paola che siete ripresi dalle
telecamere presenti. Un breve video è già visibile alla sala cinema del
Museo.
Ezio
Gribaudo è conosciutissimo in
Monferrato: è Cittadino Onorario di Conzano dal 2000, borgo al quale ha donato un
grande canguro visibile in Piazza Australia e dove ha esposto, in Villa Vidua, nel 2011 in
occasione del 150° Anniversario dell’ Unità d’ Italia. La sua presenza sulle
nostre colline è costante, in particolare alla Locanda dell’ Arte di
Solonghello, con mostre e con “piacevoli conversazioni a ruota libera”: momenti
nei quali incanta gli spettatori con i suoi aneddoti, gli incontri ed i
racconti della sua lunga carriera artistica. E’ stato invitato ad esporre una
sua opera, in qualità di Ospite d’
Onore alla quinta edizione (2013) della
M.A.C. - Mostra Arte Contemporanea, da me curata, allestita presso lo Spazio La Nisolina di
Lu, opera realizzata a tecnica mista
riproposta nel 2018 in occasione della decima edizione e con pubblicazione in catalogo.
La grande festa si è conclusa con il taglio delle
torte raffiguranti i simboli che rappresentano le sue opere.
La mostra delle
grandi opere ad olio su tela del 1964 alla
Sala Codici del Museo Nazionale del
Risorgimento di Torino, ubicato nella centrale piazza Carlo Alberto è
visitabile fino al 27 gennaio 2019.
(Nadia Presotto- immagini Renato Luparia)
giovedì 10 gennaio 2019
"Uno sguardo diverso" a Milano
UNO SGUARDO
DIVERSO
Giò
Bonardi, Michelle Hold, Andrea Massari, Bona Tolotti, Daniela Vignati
A cura di
Susanne Capolongo
Dal 15
gennaio al 2 febbraio 2019 Inaugurazione: martedì 15 gennaio h. 18,30
Associazione
Culturale Renzo Cortina, Via Mac Mahon 14 interno 7, Milano
Il territorio, l’uso della materia e il
colore sono gli elementi accomunanti i cinque artisti che sono ospitati in
galleria con la mostra Uno sguardo
diverso. Il territorio è il Monferrato casalese. Gli artisti fanno parte
del gruppo ArtMoleto, creato nel
2009 dalla pittrice tedesca Michelle Hold e che accorpa attorno a sé numerosi
colleghi, italiani e stranieri, realizzando un progetto espositivo, rinnovato
nel tempo, focalizzato sul rapporto tra arte e natura e declinato su differenti
temi. E’ una poesia silenziosa quella che ciascuno di loro ricava dalla
materia, la luce esalta gli strati di colore, evoca ricordi e forme, infonde
anima alle composizioni.
Giò
Bonardi, legato per formazione e per mestiere alla grande
tradizione dell’arte antica, è scultore per vocazione e per prassi, la
terracotta, la ceramica e il bronzo sono i suoi materiali di elezione.
Michelle Hold, instancabile e appassionata
organizzatrice del gruppo, colore e
segno sono i suoi strumenti prediletti per rivelare il mistero che la
natura cela dentro di sé, pennellate che
agiscono come fuochi luminosi per svelare l’energia universale.
Andrea
Massari, il suo percorso
artistico ha esplorato con attenta curiosità i diversi passaggi dell’arte del
dopoguerra, per culminare nella attuale produzione fatta di campiture piatte e
di colori decisi, di forme chiuse e di linee aperte verso l’infinito.
Bona
Tolotti, è segnata da un imprinting preciso, eredità dei
suoi viaggi, delle sue ricerche etnografiche e antropologiche, che si traducono
in immagini visionarie, icone di mondi lontani nel tempo e nello spazio.
Daniela
Vignati, nel suo insistito dialogo con se stessa, nel
continuo cercare, instancabile, del quale a volte non si scorge la meta,
nasconde la propria inquietudine in una narrazione onirico-fiabesca, sempre
diversa e sempre uguale, senza confini visibili e senza soluzione.
La mostra
resterà aperta nei seguenti orari: 10.00-12.30 / 16.30-19.30, chiuso
domenica e lunedì mattina.
Grati se
vorrete darne notizia nelle vostre pagine d’arte porgiamo cordiali saluti.
(comunicato stampa)
mercoledì 9 gennaio 2019
Giancarlo Raina al Bio Café di Alessandria
“L’ARTE
COME METAFORA DEL DIVENIRE ” di
Giancarlo RAINA AL BIO CAFE’
Alessandria – Inaugura
sabato 12 gennaio alle ore 18 la mostra allestita presso il Bio Cafè di via
Dell’ Erba 12 in Alessandria, dell’ artista Giancarlo Raina. La mostra rientra
nel progetto Arte Diffusa ideatp dall’ Associazione Culturale LiberaMente –
Laboratorio di Idee – presieduta da Fabrizio Priano che sottolinea: “Con la mostra dedicata al pittore¬scultore
alessandrino Giancarlo RAINA riprendono gli appuntamenti del Progetto ARTE DIFFUSA
che anche 2019 vedrà un susseguirsi di eventi dedicati all’arte presso alcuni
locali della nostra Città”.
Giancarlo
RAINA - pittore-scultore alessandrino
contemporaneo, appartenente alla corrente artistica detta costruttivista, nato a Sale in provincia di Alessandria, vive
e lavora ad Alessandria.
Dal 1975 ha partecipato a numerose mostre e rassegne nazionali
ed internazionali ottenendo consensi e diversi riconoscimenti.
Tra queste, si ricordano
le più significative:
·
1983 - Mostra personale a Palazzo Guasco (Alessandria) con
sculture parietali di enorme dimensioni
·
1986 - I
Mostra Internazionale di scultura Teatro
Comunale di Alessandria
· 1988 - II Mostra Internazionale di scultura Teatro e
Giardini di Alessandria
·
1989 - IV Mostra della piccola scultura e III Mostra della
scultura all'aperto – Comune di Castellanza (Varese)
· 1991
- I Mostra Internazionale di scultura Città di Legnano (MI)
·
1994 - Mostra
con il gruppo del laboratorio artistico
Il Castello -nella
Torre Capitolare di di Portovenere (La
Spezia)
·
1994 - XXXIV Premio Suzzara (Mantova)
a cura del Centro Culturale Artestruktura di Milano
·
1994 Mostra collettiva : Costruttivismo, concretismo,
cinevisualismo internazionale – Museo delle Collezioni – Bucarest - Romania
· 1995
- Etruriarte -Fiera internazionale- Venturina(LI)
· 1995
- Collettiva di scultura -Palazzo Robellini -Acqui Terme
·
1996 - Mostra collettiva con 5 artisti del Museo Pagani alla
Camera del lavoro di Alessandria
·
1996 - Mostre collettive ad Arona, Acqui Terme, Asti, Omegna,
Trieste, Alessandria
· 1997
-Mostra di scultura – Città di Casale Monferrato
· 1997
- Mostra “l'arte costruita” – palazzo Cuttica - Alessandria
· 1998
- Mostra BNLper il centroD'ARS di
Bergamo e di Brescia
· 2000
– Opere di piccolo formato Galleria Antonio Battaglia, Milano Galleria Kassel
Innsbruk (Austria)
Galleria Artestuktura, Milano
· 2003 - Mostra di
scultura : “Omaggio a Enzo Pagani” – Museo Pagani –
Castellanza
(VA)
·
2008
- Mostra “L'Arte costruisce l'Europa” - Desenzano del Garda -Arte Struktura
· 2016 ¬ Mostra
personale presso la Libreria Mondadori di Alessandria.
Due sue opere monumentali in marmo
sono in esposizione permanente al Museo d'Arte
Moderna all'aperto della Fondazione PAGANI di Castellanza (VA)
Le opere pittoriche di Giancarlo
RAINA sono costituite da geometrie astratte con le quali, lavorando
sull'equilibrio delle tensioni tra le forme, l'artista cerca di controllare la
percezione del sentire interiore e di immaginare stati d'anima non spiegabili
con le parole e/o con altra modalità di rappresentazione . Forme che si
muovono, si dilatano, si
sovrappongono, si elidono ma che non vengono vissute in senso geometrico ma in
quello esistenziale. I suoi lavori, le sue opere infatti rappresentano
architetture della mente e costituiscono il portato del suo modo di sentire la
vita e i suoi misteri.
La scultura per Giancarlo RAINA è, parimenti, profonda costruzione dell'anima, uno scavo interiore continuo
che si estrinseca attraverso la necessità di una percezione tridimensionale
delle forme e nella lenta fatica dell'esecuzione dell'opera. Il marmo è la materia
“arcaica” che predilige perché
carica di energia e più congeniale al suo registro espressivo
Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all'estero, dove ha
avuto riconoscimenti e premi per le sue opere e i suoi lavori
La mostra è curata dal prof. Luigi MANZINI.
(c.s.)
venerdì 4 gennaio 2019
I NOVANT' ANNI DEL MAESTRO EZIO GRIBAUDO
I NOVANT’ ANNI DEL MAESTRO EZIO GRIBAUDO
il Maestro Ezio Gribaudo
Torino – Giovedì 10 gennaio 2019
il Maestro Ezio Gribaudo festeggerà il suo genetliaco; mi piace ricordare, in
attesa di fare gli auguri personalmente, una visita ed uno dei miei articoli
pubblicato alcuni anni or sono sul giornale on line Tuononews:
Torino – 29 novembre 2012 – Percorrendo emozionata e a passo spedito via
Biamonti, alle spalle della Gran Madre, capisco subito, anche senza cercare
il numero civico, qual’ è lo studio del Maestro Gribaudo, con il quale abbiamo
appuntamento: un edificio realizzato in cemento armato, interrotto da lunghe
feritoie verticali; l’ edificio è stato progettato dall’ architetto Andrea Bruno
nel 1974 e dal 1976 è lo studio di Ezio Gribaudo. Tra la strada e l’ ingresso,
la pensilina sorregge le “gabbiette” in metallo, abitate da numerosi animali,
realizzati dall’ artista.
Piacevolmente accolta dalla figlia Paola, editrice di successo, che ci
invita a visitare questo prezioso spazio
d’ arte, ad iniziare dall’ atrio con una particolare scala in legno che consente di accedere al
primo piano, dove ci raggiunge il Maestro. E’ piacevole conversare nella sala esposizioni e biblioteca,
ascoltare aneddoti e particolari sulla sua arte; un racconto lungo una vita!
Ma lo sguardo si posa incessantemente sulle opere: dai famosissimi
logogrifi, alle grandi tele, dalle sculture ai
disegni. Ed ecco un grande disegno raffiguranti due canguri; animale
caro a Gribaudo che ne aveva realizzato e donato uno al borgo di Conzano,
esposto in piazza Australia, borgo del quale, dal 2000, è Cittadino Onorario e dove ha esposto anche
nella primavera 2011, in occasione del 150° Anniversario dell’ Unità d’ Italia. Ma la sua presenza in Monferrato è costante, in particolare alla Locanda dell’ Arte di
Solonghello, dove annualmente presenta il calendario, partecipa alle rassegne
espositive e alle interessanti, coinvolgenti “conversazioni a ruota libera”,
durante le quali racconta dei suoi incontri con artisti internazionali. Tra
questi anche Picasso ed una fotografia che li ritrae insieme è appesa nel suo
studio. Il Maestro, classe 1929, ci invita al secondo piano, destinato a studio e
l’ ampio locale è illuminato da un cupolino in perpex e pareti in cristallo
dalle quali si ammira la magica Torino, la cupola della Gran Madre, la Mole
Antonelliana e le Alpi innevate. Ma ancora una volta sono le sue creazioni a
catturare l’ attenzione: i “mappamondi” che sta realizzando con la tecnica del
collage, i disegni, le tele....e ancora i logogrifi bianco su bianco. Sono
ottenuti utilizzando la tecnica del rilievo su carta buvard e sono diventati
punto imprescindibile nella produzione artistica degli anni Sessanta e Settanta,
sono le opere che gli hanno dato la notorietà. Ma Gribaudo è anche un grande
sperimentatore e molte sue opere sono “appunti di viaggio”, nelle quali
coesistono tradizione, e avanguardia e
culture diverse, realizzati su carta,
iuta, ad acquarello, china e matite colorate. Particolarmente interessanti
anche le creazioni con i flani, matrici di giornali in cartone, o quelle
realizzate con la tecnica del frottage e dei graffiti.
L’ attività espositiva inizia nel 1953 (la sua prima mostra è a Vercelli) e sono numerosissime le
partecipazioni a rassegne espositive. Ultima, è la mostra tuttora allestita alle Fonderie Limone di
Moncalieri, con le sue preziose sculture in bronzo. Molte opere si trovano nei
più importanti Musei, da New York a Venezia, da Roma a Torino, solo per citare
alcune città. E numerosi sono i riconoscimenti ed i premi: nel 1965 è stato
premiato alla XXXIII Biennale di Venezia
e l’ anno seguente alla IX Biennale di San Paolo, sempre per la grafica. Nel 2003 riceve la medaglia d’ oro ai Benemeriti
della Cultura e dell’ Arte dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
e il Premio Torino Libera del Centro Pannunzio. Dal 2005 al 2007 è stato
presidente dell’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e tutt’ ora è
Presidente Onorario.
Ezio Gribaudo è uno dei più interessanti ed importanti artisti italiani
contemporanei ma è soprattutto un uomo
intelligente e generoso, un personaggio affascinante legato al mondo dell’ arte
e della cultura.
Dalla pubblicazione di questo
articolo sono trascorsi più di sei anni e tantissime rassegne espositive, in
Italia e all’ estero, si sono aggiunte al già considerevole numero, con le
quali ha sempre ottenuto grande successo. Ha partecipato anche, nel 2013, alla
quinta edizione della MAC – Mostra Arte Contemporanea- presso lo spazio La
Nisolina di Lu (AL) e alla decima edizione svoltasi nel settembre 2018, mostre
da me curate.
nello studio del Maestro Gribaudo