domenica 24 gennaio 2016

Invito Tavolozze d' Artista


mercoledì 20 gennaio 2016

Tavolozze d' Artista a Vercelli

TAVOLOZZE D' ARTISTA IN MOSTRA A VERCELLI

S’ inaugura giovedì 4 febbraio 2016 alle ore 17.30 la mostra “Tavolozze d’ artista”   allestita nell’ ormai storica  galleria Casa d’ Arte Viadeimercati di Vercelli, ubicata  in via Vibio Crispo, 3.

Il progetto nasce da una idea dell’ artista Renzo Rolando, in collaborazione con Nadia Presotto e sono ben ventitré gli artisti che partecipano a questo progetto espositivo: Maria Giulia Alemanno – Antonio Barbato – Enrico Bargero – Pio Carlo Barola – Filippo Biagioli – Gianpaolo Cavalli – Giorgio Cavallone – Paola Cenedese – Marisa Cortese – Albina Dealessi – Iris Devasini – Mauro Galfrè – Carla Gamba – Renato Luparia – Giuseppe Marotto – Raffaella Marotto – Paolo Novelli – Piergiorgio Panelli – Nadia Presotto – Renzo Rolando – Laura Rossi – Marialuisa Sabato – Carla Santeni.

Questo il testo redatto dalla critica Luisa Facelli per il catalogo che accompagna la mostra: ”Se si dà in mano a ventitre artisti, di provenienze e di età molto diverse, una tavolozza lignea allo stato grezzo, manufatta da Renzo Rolando, con la complicità di Nadia Presotto ideatore del progetto, e si invitano a realizzarvi sopra un'opera d'arte, si può stare certi che ne combineranno di tutti i colori.

La tavolozza diventa, infatti, la loro policroma e polimaterica protagonista, non solamente  l'indispensabile strumento di lavoro che siamo stati abituati a conoscere: da mezzo di produzione a soggetto. Forse un po' impropriamente la definirei una matrice, in questo caso multipla, seppure identica nei venticinque esemplari, destinata a diventare un campo di sperimentazione singolare per ognuno degli artisti e quindi indistruttibile.

Poi, casomai gli oggetti avessero un'anima, per la tavolozza è giunta finalmente l'ora della riscossa, dopo il lungo scoramento causatole dalle mille novità dei modi e delle tecniche dell'arte contemporanea, ma soprattutto dopo l'avvento delle implacabili bombolette spray.

Addio pollice nell'occhiello dell'artista e del neofita, addio ingrommature pastose e colorate sul legno,  addio stereotipo del pittore accademico con tavolozza in mano, in posa davanti al cavalletto, così frequente nell'Ottocento: l'autoritratto di Francesco Hayez, o quello assai curioso del pittore svedese e fotografo Oscar Gustave Rejlander nel doppio autoritratto fotografico, per intenderci.

E come non ricordare i celebri autoritratti dei grandissimi, con tavolozze ben visibili in primo piano: da Sofonisba  Anguissola a Rembrandt, da Goya, a Van Gogh, senza dimenticare Kandisky .

Ma occorre fermarsi perché l'elenco è naturalmente ricchissimo, lunghissimo e qui fuorviante.

Sia come sia alla “Casa d'arte di viadeimercati”si potranno apprezzare lavori interessanti che hanno utilizzato tecniche e materiali di vario genere, tradizionali pigmenti, vernici, cera e chissà cosa altro. L'occhio si poserà su superfici piane o su proposte tridimensionali indugiando intorno alle immagini figurative o, ancora, intorno a suggestioni vagamente surrealiste, pop, informali, per fare solo   pochi esempi.

Bizzarrie divertenti sopra un supporto antico.

L'originalità ha bisogno di potere sbrigliare, come sempre, la propria energia, in piena libertà.

Insomma, se ne vedranno delle belle.”     
                                                                                                   

Informazioni utili: la collettiva “Tavolozze d’ artista” è visitabile fino al 14 febbraio 2016, dal martedì al sabato, su appuntamento telefonico 347 2554103  -  328 6725445. Casa d’Arte Viadeimercati – Vercelli – Via Vibio Crispo 3. Ingresso libero.
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

lunedì 18 gennaio 2016

Fiorisce la zinnia nella stazione spaziale


Oggi, 18 gennaio 2016 ci è giunta notizia che all' interno della stazione spaziale internazionale è sbocciato il primo fiore, una zinnia. Così oggi ripropongo il primo articolo che scrissi e pubblicai nel 2000.

LA ZINNIA
                       una zinnia nel mio giardino di San Maurizio

 

Un antico fiore che torna ad essere di moda 

La zinnia è una pianta annuale che appartiene alla famiglia delle Composite, è originaria del Messico ed è stata introdotta in Europa verso la  fine del 1700. Linneo la chiamò zinnia in onore di un suo discepolo, il botanico tedesco Johann Gottfried Zinn. La specie dominante è la Zinnia elegans, con fusto eretto, foglie opposte ruvide di colore verde scuro; i capolini sono solitari con fiori semplici, doppi o semidoppi. Le numerose varietà ci regalano una vasta gamma di colori. A tal proposito Vita Sackville-West nella sua rubrica sull’ Observer scrisse: “Tra le zinnie troviamo un assortimento di tinte raramente osservabili in altri fiori: color paglia, bianco verdastro, un particolare giallo zafferano, un rosa cupo, un rosa corallo. L’unico colore sgradevole presentato dalle zinnie è il Magenta, e questo, ahimè, si vede fin troppo spesso. Quando minaccia di apparire, io strappo la pianta e la getto sul mucchio della composta, lasciando spazio ai colori più graziosi”.

Crescono  in terreni ben drenati e al sole. Si seminano in semenzaio a marzo e si mettono a dimora non appena le piantine hanno raggiunto un’altezza di 8 – 10 centimetri. Si possono seminare direttamente a dimora in maggio, diradandole senza rimpianti, lasciando 30 centimetri di distanza tra una pianticella e l’altra, così potrà allungare i rami anche ai lati. Durante la crescita è bene cimarle per ottenere piante più folte e compatte.

La fioritura della zinnia è lunga, arriva fino all’autunno; le varietà più alte sono adatte per avere fiori da recidere e con i capolini multicolori si possono fare belle composizioni. Seminate ai bordi del vostro orto creeranno una zona veramente piacevole; le piante più alte necessitano di sostegni, per non cedere ai temporali estivi. Le varietà nane sono adatte per bordure o per creare piccole aiuole.

I fiori di zinnia sono facili anche da seccare: si raccolgono quando sono completamente aperti, in giornate  asciutte e  soleggiate;  si appendono a testa in giù in un locale ventilato e un po’ scuro per 6 -8 settimane.

Se volete raccogliere i semi scegliete le piante più robuste, a fiori grandi e con i colori vivi perché in genere danno il seme migliore, che conserverete in una bustina di carta per tutto l’inverno, in un luogo riparato dall’umidità, pronti per essere seminati nella primavera successiva.

Nel linguaggio dei fiori la zinnia rappresenta la semplicità, forse per la mancanza di profumo e per la sua struttura. Dopo un periodo di oblio, torna ad essere di moda e proprio per la sua facilità di coltivazione la consiglio ai neofiti del giardinaggio.

 

mercoledì 13 gennaio 2016

Nell' atelier "Rilegato a mano - Spazio d' Arte" di Francesca Premoli


NELL’ ATELIER  “RILEGATO A MANO” DI FRANCESCA PREMOLI

Biella Piazzo – E’ affascinante osservare Francesca Premoli mentre restaura un volume antico, incide la pelle o mentre realizza un libro d’ artista, un’ agenda, un album fotografico o gioielli in carta.

Il suo atelier “Rilegato a Mano – Spazio d’ Arte”, laboratorio di legatoria e restauro cartaceo è ubicato in Biella-Piazzo, nel Corso del Piazzo, già sede della prestigiosa Galleria Sant’ Angelo.
 

Francesca Premoli si è laureata nel 2008 presso l’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, in conservazione di beni culturali. Nel 2011 si laurea a Bologna presso l’ Accademia Carlina di Belle Arti in conservazione dei beni cartacei e membranacei. Il suo primo lavoro di restauratore librario è a Bologna, alla Biblioteca d’ Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale che, a causa dei tagli alla cultura, chiuderà, ma Francesca Premoli si rivolge anche a istituzioni straniere e per un anno lavora in Israele presso la Biblioteca Nazionale di Gerusalemme. Al suo rientro in Italia vince un concorso per giovani artigiani che la porta al Ricetto di Candelo e qui, ci racconta Francesca, le prospettive si ampliano e trova un nuovo modo di lavorare con creatività e fantasia, realizzando pezzi unici: quaderni, agende, libri d’ artista…tutto quanto ha a che fare con la carta, oltre naturalmente a dedicarsi al restauro di libri antichi, alla legatoria, a libri miniatura e libri su richiesta del cliente.
 

L’ amore per i libri ed in particolare per la carta è iniziato fin da piccolina. E’ stato all’ Accademia di Belle Arti, mentre preparava la sua prima incisione, il momento in cui ha capito che la carta, con tutta la sua magia e storia, l’ ha portata a studiare il libro, la legatura.  Nell’ atelier affacciato sul Corso mostra il suo lavoro, la sua competenza e in particolare la sua passione, perché il suo  intento è quello di non far cadere nell’ oblio gli antichi mestieri.

Ma lo spazio al Piazzo di Biella non ha perso la sua originale finalità e “Rilegato a Mano- Spazio d’ Arte “ propone anche importanti rassegne espositive.
 

 

domenica 3 gennaio 2016

A Genova la mostra del fotografo Brassai


GENOVA: LA MOSTRA DI BRASSAI A PALAZZO DUCALE

Genova – E’ visitabile fino al 24 gennaio 2016 la mostra “BRASSAI – POUR L’ AMOUR DE PARIS”, allestita nel sottoporticato di Palazzo Ducale.

La mostra, organizzata da Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia, L’ Estate Brassai e la Fondazione Palazzo Ducale, con il patrocinio dell’ Ambasciata di Francia in Italia in collaborazione con il Comune di Parigi, è curata da Agnes de Gouvion Saint Cyr.

Son ben duecentocinquanta le fotografie esposte, più un filmato, che raccontano la storia della passione che ha unito il fotografo Brassai agli angoli più suggestivi di Parigi, quelli nascosti, la Parigi delle prostitute, la città notturna, la folla elegante, i carbonai e i bambini lungo la Sessa. Gli incontri con i grandi artisti e intellettuali ma anche i monumenti, i mestieri.

Il vero nome del fotografo è Gyula Halasz (1899-1984), assunse il nome di Brassai da Brasso, villaggio della Transilvania ungherese in cui era nato. Studiò a Budapest e Berlino ma si sentì attratto dalla città di Parigi, con il suo lirismo decadente e vi si trasferì nel 1924. Legato con una lunga amicizia a Picasso, fotografò le sue sculture per la rivista del movimento surrealista “ Minotauro”. Una collaborazione che lo portò a realizzare numerose pubblicazioni.

I primi riconoscimenti giungono al fotografo con la mostra allestita a New York ma la prima personale è del 1933 a Parigi, riproposta l’ anno seguente a Londra. Collaborò con numerose riviste e importanti fotografi.

La mostra allestita a Palazzo Ducale accompagna i visitatori in una Parigi insolita, è una “passeggiata” emozionante, tra i monumenti della città, i nudi, i graffiti e la gente, quella elegante delle feste e delle sfilate, la gente comune e quella del mondo “nascosto”.

Una mostra da visitare.

Nadia Presotto Luparia

 

Finissage mostra "Il parco acquerellato di Nadia Presotto"

Mercoledì 6 gennaio 2016 finissage della mostra "Il parco acquerellato di Nadia Presotto" allestita presso la Casa d' Arte Viadeimercati di Vercelli in via Vibio Crispo 3. Sorpresa per le signore presenti!