DUE ACQUERELLI DI NADIA PRESOTTO ALLA SANTA LUCIA DI CASALE MONFERRATO
DUE ACQUERELLI DI NADIA PRESOTTO
ESPOSTI ALLA SANTA LUCIA DI CASALE MONFERRATO
Casale
Monferrato – Due acquerelli realizzati con la tecnica del bagnato su bagnato
dall’ artista Nadia Presotto sono
esposti, su invito dei titolari, presso la pizzeria – ristorante Santa Lucia di via Trevigi in Casale
Monferrato.
Gli
avventori hanno quindi la possibilità, mentre assaporano una ottima pizza o i
piatti del ristorante sapientemente cucinati di ammirare questi due acquerelli.
Nadia Presotto vive e
opera a Conzano (AL). Appassionata d’ arte, frequenta corsi di disegno e gli
atelier di numerosi artisti; studia il colore applicato alle varie tecniche,
dall’ acquarello all’ olio realizzando tele con i colori ad olio e luminosi
acquarelli. Ha frequentato il corso di incisione presso l’ Istituto Belle Arti
di Vercelli e partecipato a workshop internazionali.
Ha esposto presso: Museo
Etnografico di Alessandria, Museo Diocesano di Lu, Villa Serra di Sant’ Olcese
(Ge), Calcagno Art Studio di Venezia in concomitanza con la Biennale d’ Arte
del 2011, al Goethe Institut di Friburgo (Germania), Villa Vidua di Conzano
(AL), Teatro Comunale di Riva Valdobbia.
Personali anche alla
Galleria Les Artistes di Alessandria, nella Sala Consiliare di Lu e il Museo
Colombiano di Cuccaro. Nel 2014 presso la sala del Sindaco del Comune di
Gozzano (No) e La Locanda dell’Arte di Solonghello (AL). Nel 2015 presso la
Galleria Casa d’ Arte Viadeimercati di Vercelli, Ca’ Lozzio di Oderzo (TV), nel
2016 presso il Castello di Casale Monferrato, e nel 2017 in Palazzo Riggio a Nicosia
(EN) e all’, Enoteca di Canelli Nel 2018 personale presso la Tenuta Tenaglia di
Serralunga di Crea.
Numerose le
partecipazioni a rassegne espositive collettive in Italia e all’estero (Londra,
S. Paul de Vence, Lussemburgo, Rikuzentakata- Giappone); ha partecipato alle
Fiere d’ Arte di Reggio Emilia (2008) e Padova (2010) con pubblicazione in
catalogo. E’ presente in tutte le edizioni della M.A.C. – Mostra d’ Arte
Contemporanea – presso lo Spazio La Nisolina di Lu (AL) – di cui è anche
curatrice e in alcune collettive allestite in Villa Giulia di Verbania, presso
il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, l’ Oratorio Sant’ Ambrogio e la
libreria Bocca di Milano, l’ ex Abbazia San Remigio di Parodi Ligure, il
Castello di Piovera, Museo d’ Arte Contemporanea di Mombercelli (AT), galleria
Aglaia di Omegna e altre ancora.
Presente al Padiglione
Tibet, all’ interno di Padiglione Italia, della 54° Biennale di Venezia,
allestito a Torino nel 2011 e in altre rassegne di Padiglione Tibet e alle
Biennali Internazionali dell’ Acquerello di Tirana (Albania). Le sue opere sono
presenti in collezioni pubbliche e private.
Scrive la dott.ssa Elisabetta Raviola nel suo testo “La linea di
un apparente confine ci guida attraverso le opere dell’artista Nadia Presotto”:
La capacità dell’artista di stendere il colore definendo la realtà di una
natura, di un paesaggio a noi ben noto, porta lo sguardo di chi osserva verso
un orizzonte, un orizzonte ipotetico che è posto oltre lo spazio e oltre il
tempo, al di là dei limiti dell’uomo.
La tenuità e la leggerezza del colore accarezzano di eleganza gli elementi
della natura e li fondono nel nostro pensiero restituendoci una dimensione di
sogno: sogno di una natura incontaminata che l’uomo finalmente impara a
cogliere nella intimità di un albero o di una distesa di erba, di una nuvola o
di un tramonto.
La linea di confine ondeggia negli elementi visivi che l’artista ci
propone, non è affatto statica, non divide non spezza il paesaggio tra un prima
e un dopo, ma lo armonizza con consapevolezza.
Il confine tracciato sulla carta dell’acquerello diventa testimone di un
passaggio mentale tra il prima, ciò che l’artista porta nella mente e nell’anima della propria terra, e il dopo,
ciò che l’artista crea e rielabora nel linguaggio visivo e nella tecnica
pittorica.
Il segno delicato ed elegante dell’artista Nadia Presotto affina la natura,
crea un’osmosi tra cielo e terra che si compenetrano alleggerendosi reciprocamente in una
dimensione che va oltre il reale nello spazio dell’anima.
La dimensione dell’etereo è la dimensione dell’artista Nadia Presotto
che ci illustra e ci fa conoscere una
natura nuova, in cui l’uomo diventa consapevole spettatore e condivide segreti e ritmi della natura, tra spazi vuoti, di
riflessione, e spazi pieni, di azione.
La presenza dell’uomo scompare dalla visione della natura trasfusa sulla
carta dalla grazia e dall’incisione del colore
dell’artista, per non contaminare la natura stessa, ma non si annulla,
non sta ai margini, diventa presenza dall’altra parte dell’opera come occhio
attento, sguardo dell’artista e sguardo di chi l’opera contempla.
L’occhio dell’artista diventa il nostro, l’artista compie il prodigio di
rendere nostra la sua opera, nostra la sua natura con un’immediatezza senza veli e senza ipocrisie.
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