venerdì 22 giugno 2018

DUE ACQUERELLI DI NADIA PRESOTTO ALLA SANTA LUCIA DI CASALE MONFERRATO


DUE ACQUERELLI DI NADIA PRESOTTO ESPOSTI ALLA SANTA LUCIA DI CASALE MONFERRATO

 


Casale Monferrato – Due acquerelli realizzati con la tecnica del bagnato su bagnato dall’ artista Nadia Presotto sono esposti, su invito dei titolari, presso la pizzeria – ristorante Santa Lucia di via Trevigi in Casale Monferrato.

Gli avventori hanno quindi la possibilità, mentre assaporano una ottima pizza o i piatti del ristorante sapientemente cucinati di ammirare questi due acquerelli.

Nadia Presotto vive e opera a Conzano (AL). Appassionata d’ arte, frequenta corsi di disegno e gli atelier di numerosi artisti; studia il colore applicato alle varie tecniche, dall’ acquarello all’ olio realizzando tele con i colori ad olio e luminosi acquarelli. Ha frequentato il corso di incisione presso l’ Istituto Belle Arti di Vercelli e partecipato a workshop internazionali.

Ha esposto presso: Museo Etnografico di Alessandria, Museo Diocesano di Lu, Villa Serra di Sant’ Olcese (Ge), Calcagno Art Studio di Venezia in concomitanza con la Biennale d’ Arte del 2011, al Goethe Institut di Friburgo (Germania), Villa Vidua di Conzano (AL), Teatro Comunale di Riva Valdobbia.

Personali anche alla Galleria Les Artistes di Alessandria, nella Sala Consiliare di Lu e il Museo Colombiano di Cuccaro. Nel 2014 presso la sala del Sindaco del Comune di Gozzano (No) e La Locanda dell’Arte di Solonghello (AL). Nel 2015 presso la Galleria Casa d’ Arte Viadeimercati di Vercelli, Ca’ Lozzio di Oderzo (TV), nel 2016 presso il Castello di Casale Monferrato, e nel 2017 in Palazzo Riggio a Nicosia (EN) e all’, Enoteca di Canelli Nel 2018 personale presso la Tenuta Tenaglia di Serralunga di Crea.

Numerose le partecipazioni a rassegne espositive collettive in Italia e all’estero (Londra, S. Paul de Vence, Lussemburgo, Rikuzentakata- Giappone); ha partecipato alle Fiere d’ Arte di Reggio Emilia (2008) e Padova (2010) con pubblicazione in catalogo. E’ presente in tutte le edizioni della M.A.C. – Mostra d’ Arte Contemporanea – presso lo Spazio La Nisolina di Lu (AL) – di cui è anche curatrice e in alcune collettive allestite in Villa Giulia di Verbania, presso il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, l’ Oratorio Sant’ Ambrogio e la libreria Bocca di Milano, l’ ex Abbazia San Remigio di Parodi Ligure, il Castello di Piovera, Museo d’ Arte Contemporanea di Mombercelli (AT), galleria Aglaia di Omegna e altre ancora.

Presente al Padiglione Tibet, all’ interno di Padiglione Italia, della 54° Biennale di Venezia, allestito a Torino nel 2011 e in altre rassegne di Padiglione Tibet e alle Biennali Internazionali dell’ Acquerello di Tirana (Albania). Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.

 Scrive la dott.ssa Elisabetta Raviola nel suo testo “La linea di un apparente confine ci guida attraverso le opere dell’artista Nadia Presotto”:

La capacità dell’artista di stendere il colore definendo la realtà di una natura, di un paesaggio a noi ben noto, porta lo sguardo di chi osserva verso un orizzonte, un orizzonte ipotetico che è posto oltre lo spazio e oltre il tempo, al di là dei limiti dell’uomo.

La tenuità e la leggerezza del colore accarezzano di eleganza gli elementi della natura e li fondono nel nostro pensiero restituendoci una dimensione di sogno: sogno di una natura incontaminata che l’uomo finalmente impara a cogliere nella intimità di un albero o di una distesa di erba, di una nuvola o di un tramonto.

La linea di confine ondeggia negli elementi visivi che l’artista ci propone, non è affatto statica, non divide non spezza il paesaggio tra un prima e un dopo, ma lo armonizza con consapevolezza.

Il confine tracciato sulla carta dell’acquerello diventa testimone di un passaggio mentale tra il prima, ciò che l’artista porta nella mente  e nell’anima della propria terra, e il dopo, ciò che l’artista crea e rielabora nel linguaggio visivo e nella tecnica pittorica.

Il segno delicato ed elegante dell’artista Nadia Presotto affina la natura, crea un’osmosi tra cielo e terra che si compenetrano  alleggerendosi reciprocamente in una dimensione che va oltre il reale nello spazio dell’anima.

La dimensione dell’etereo è la dimensione dell’artista Nadia Presotto che  ci illustra e ci fa conoscere una natura nuova, in cui l’uomo diventa consapevole spettatore e condivide segreti  e ritmi della natura, tra spazi vuoti, di riflessione, e spazi pieni, di azione.

La presenza dell’uomo scompare dalla visione della natura trasfusa sulla carta dalla grazia e dall’incisione del colore  dell’artista, per non contaminare la natura stessa, ma non si annulla, non sta ai margini, diventa presenza dall’altra parte dell’opera come occhio attento, sguardo dell’artista e sguardo di chi l’opera contempla.

L’occhio dell’artista diventa il nostro, l’artista compie il prodigio di rendere nostra la sua opera, nostra la sua natura con un’immediatezza senza veli e senza ipocrisie.

 

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