La mostra di Manuela Toselli in Alessandria
LA MOSTRA DI
MANUELA TOSELLI IN ALESSANDRIA
Venerdì
23 febbraio 2018, alle ore 17.30, presso le Sale d’Arte di via Machiavelli ad
Alessandria, si terrà l’inaugurazione della mostra “MANUELA TOSELLI. NO SENSE,
NO DIRECTION Premio Speciale Città di Alessandria Arteam Cup 2016”.
L’evento
espositivo curato da Matteo Galbiati, con il Patrocinio di Provincia di
Alessandria, in collaborazione con Comune di Alessandria, 850’ anni Alessandria
1168-2018, è un evento collaterale della Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA
2018 Anno I Caos Colore organizzata da Libera-Mente - Laboratorio di Idee,
Alessandria con la collaborazione di Associazione Culturale Arteam, Albissola
Marina (SV) media partner Espoarte.
La
mostra rimarrà allestita fino all’8 aprile 2018.
L’artista
Manuela Toselli, scelta da Fabrizio Priano, Presidente di Libera-Mente -
Laboratorio di Idee come vincitrice del Premio Speciale Città di Alessandria
nell’ambito di Arteam Cup 2016 promosso dall’Associazione Culturale Arteam,
presenta la mostra personale No sense. No direction (evento collaterale della
Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA 2018 Anno I Caos Colore) nella prestigiosa
sede delle Sale d’Arte di Alessandria.
“Come Presidente
della Biennale di Alessandria sono molto soddisfatto di poter offrire come
evento collaterale alla Biennale 2018 la mostra di MANUELA TOSELLI, un artista
che a me piace molto per la qualità e l’eleganza delle sue opere. che ci
permettono di offrire un ulteriore spaccato di arte contemporanea alla Città di
Alessandria”
dichiara Fabrizio Priano .
Nei
due piani, in cui si distribuisce l’allestimento, l’artista friulana presenta,
dopo una difficile fase di preparazione e progettazione, lunga e complessa, un
articolato percorso espositivo che il pubblico può̀ affrontare in modo libero e
aperto, entrando in contatto con i diversi esiti di cicli di opere in cui si
suddivide la ricerca di Toselli. Il suo desiderio è quello, in questa
circostanza, di raccontarsi con modalità̀ diacroniche, che mettono in luce la
lenta evoluzione del suo linguaggio che, nella scelta minima di materiali e di
forme, sa rinnovare il valore estetico di una narrazione che, nonostante la
matrice concettuale, sa riverberare passioni ed emotività̀ in ogni
realizzazione. Si passa dal rigore e dalla precisione della logica, per aprirsi
poi alla vibrante scrittura delle emozioni che solca colori, segni, animando di
una vita latente immagini apparentemente isolate nella loro immersione
geometrica.
Partendo
dalla quotidianità̀ delle esperienze Toselli, letteralmente, tesse immagini
che, toccata la sua sensibile attenzione, si ricompongono in peculiari
creazioni che, dal “calore” dei tessuti di cui sono composti, accolgono
un’interrogazione più̀ profonda che supera il formalismo astratto e logico per
aprire ad una semantica relazionale capace di coinvolgere, sensibilizzare e
lasciare ammirato lo sguardo di chi osserva. Senza pregiudiziali né
orientamenti prestabiliti, Toselli accoglie il sentire dell’altro orientato e
sollecitato su altre visioni, su altre prospettive che rielaborano, attraverso
la decodifica della sua astrazione semplificata, un concettualismo “umano” e
“sentimentale”. I suoi “quadri” composti di tessuti, di lacerti di stoffe
ricambiate e intrecciate secondo nuovi processi combinatori, mettono in vibrazione
l’intero ambiente espositivo che si sovraccarica di poli connettivi, di centri
nevralgici che catalizzano intensità̀ variabili nell’individuale percezione.
Secondo la singolare definizione di ciascun lavoro, Toselli ha voluto
riscrivere un allestimento che superasse la canonica modalità̀ di
presentazione: le opere si dispongono liberamente nello spazio, aprono
possibilità̀ di letture libere e incrociate, senza una sequenzialità̀
pre-ordinata.
In
questa occasione l’artista predispone un allestimento che vuole cercare, nel
luogo, una nuova ed inedita forma di confronto con il suo lavoro e la sua
poetica, mai affrontata in questi termini, sfruttando l’occasione di una mostra
pubblica in uno spazio tanto particolare. Il suo approccio, quindi, si avvalora
con l’interpretazione delle dinamiche di un ambiente che accentua e amplifica
gli apporti sensibili che si accompagnano abitualmente alle sue opere. No
sense. No direction, rompendo logiche consuete, sfugge da un senso univoco e da
direzionalità̀ pre-ordinate, fa saltare, nella sua semplicità̀ minimale e
concettuale, ogni schema atteso e diventa una perfetta estensione, un capitolo
monografico interamente dedicato all’artista, della mostra Caos Colore della
Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA 2018 Anno I. Toselli, qui, opera con
maggior forza ed intensità̀ direttamente con il cromatismo matericamente
epidermico delle sue stoffe e dei suoi tessuti e determina, dall’incidenza
casuale della luce, dalla reazione della stoffa stessa, dalla mutabilità̀ del
tempo, l’indice di un’interpretazione che, dalla rarefatta proposta di
elementi, acuisce un’ampia variazione di interpretazioni sensibili. Il suo
colore ha forma e corpo e, esistendo a priori, trova nella forma delle opere
una nuova altra natura, un nuovo modo per scriversi e descrivere. Per narrare e
narrarsi.
(Comunicato
stampa)
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