giovedì 22 febbraio 2018

La mostra di Manuela Toselli in Alessandria


LA MOSTRA DI MANUELA TOSELLI IN ALESSANDRIA

 


Venerdì 23 febbraio 2018, alle ore 17.30, presso le Sale d’Arte di via Machiavelli ad Alessandria, si terrà l’inaugurazione della mostra “MANUELA TOSELLI. NO SENSE, NO DIRECTION Premio Speciale Città di Alessandria Arteam Cup 2016”.

L’evento espositivo curato da Matteo Galbiati, con il Patrocinio di Provincia di Alessandria, in collaborazione con Comune di Alessandria, 850’ anni Alessandria 1168-2018, è un evento collaterale della Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA 2018 Anno I Caos Colore organizzata da Libera-Mente - Laboratorio di Idee, Alessandria con la collaborazione di Associazione Culturale Arteam, Albissola Marina (SV) media partner Espoarte.

La mostra rimarrà allestita fino all’8 aprile 2018.

L’artista Manuela Toselli, scelta da Fabrizio Priano, Presidente di Libera-Mente - Laboratorio di Idee come vincitrice del Premio Speciale Città di Alessandria nell’ambito di Arteam Cup 2016 promosso dall’Associazione Culturale Arteam, presenta la mostra personale No sense. No direction (evento collaterale della Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA 2018 Anno I Caos Colore) nella prestigiosa sede delle Sale d’Arte di Alessandria. 

“Come Presidente della Biennale di Alessandria sono molto soddisfatto di poter offrire come evento collaterale alla Biennale 2018 la mostra di MANUELA TOSELLI, un artista che a me piace molto per la qualità e l’eleganza delle sue opere. che ci permettono di offrire un ulteriore spaccato di arte contemporanea alla Città di Alessandria” dichiara Fabrizio Priano .

Nei due piani, in cui si distribuisce l’allestimento, l’artista friulana presenta, dopo una difficile fase di preparazione e progettazione, lunga e complessa, un articolato percorso espositivo che il pubblico può̀ affrontare in modo libero e aperto, entrando in contatto con i diversi esiti di cicli di opere in cui si suddivide la ricerca di Toselli. Il suo desiderio è quello, in questa circostanza, di raccontarsi con modalità̀ diacroniche, che mettono in luce la lenta evoluzione del suo linguaggio che, nella scelta minima di materiali e di forme, sa rinnovare il valore estetico di una narrazione che, nonostante la matrice concettuale, sa riverberare passioni ed emotività̀ in ogni realizzazione. Si passa dal rigore e dalla precisione della logica, per aprirsi poi alla vibrante scrittura delle emozioni che solca colori, segni, animando di una vita latente immagini apparentemente isolate nella loro immersione geometrica.

Partendo dalla quotidianità̀ delle esperienze Toselli, letteralmente, tesse immagini che, toccata la sua sensibile attenzione, si ricompongono in peculiari creazioni che, dal “calore” dei tessuti di cui sono composti, accolgono un’interrogazione più̀ profonda che supera il formalismo astratto e logico per aprire ad una semantica relazionale capace di coinvolgere, sensibilizzare e lasciare ammirato lo sguardo di chi osserva. Senza pregiudiziali né orientamenti prestabiliti, Toselli accoglie il sentire dell’altro orientato e sollecitato su altre visioni, su altre prospettive che rielaborano, attraverso la decodifica della sua astrazione semplificata, un concettualismo “umano” e “sentimentale”. I suoi “quadri” composti di tessuti, di lacerti di stoffe ricambiate e intrecciate secondo nuovi processi combinatori, mettono in vibrazione l’intero ambiente espositivo che si sovraccarica di poli connettivi, di centri nevralgici che catalizzano intensità̀ variabili nell’individuale percezione. Secondo la singolare definizione di ciascun lavoro, Toselli ha voluto riscrivere un allestimento che superasse la canonica modalità̀ di presentazione: le opere si dispongono liberamente nello spazio, aprono possibilità̀ di letture libere e incrociate, senza una sequenzialità̀ pre-ordinata.

In questa occasione l’artista predispone un allestimento che vuole cercare, nel luogo, una nuova ed inedita forma di confronto con il suo lavoro e la sua poetica, mai affrontata in questi termini, sfruttando l’occasione di una mostra pubblica in uno spazio tanto particolare. Il suo approccio, quindi, si avvalora con l’interpretazione delle dinamiche di un ambiente che accentua e amplifica gli apporti sensibili che si accompagnano abitualmente alle sue opere. No sense. No direction, rompendo logiche consuete, sfugge da un senso univoco e da direzionalità̀ pre-ordinate, fa saltare, nella sua semplicità̀ minimale e concettuale, ogni schema atteso e diventa una perfetta estensione, un capitolo monografico interamente dedicato all’artista, della mostra Caos Colore della Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA 2018 Anno I. Toselli, qui, opera con maggior forza ed intensità̀ direttamente con il cromatismo matericamente epidermico delle sue stoffe e dei suoi tessuti e determina, dall’incidenza casuale della luce, dalla reazione della stoffa stessa, dalla mutabilità̀ del tempo, l’indice di un’interpretazione che, dalla rarefatta proposta di elementi, acuisce un’ampia variazione di interpretazioni sensibili. Il suo colore ha forma e corpo e, esistendo a priori, trova nella forma delle opere una nuova altra natura, un nuovo modo per scriversi e descrivere. Per narrare e narrarsi.


(Comunicato stampa)

 

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