mercoledì 16 settembre 2015

LAPERSONALE DI CESCO MAGNOLATO A VALVASONE (PN)


A VALVASONE (PN) LA MOSTRA DI CESCO MAGNOLATO
                                         Le opere di Cesco Magnolato

Evocazioni della mia terra” è il titolo della personale del Maestro Cesco Magnolato che s’ inaugura sabato 19 settembre 2015, alle ore 18, presso la Sala Guido Rossi della Sede dell’ Associazione Culturale “Felice Arte” di via Trieste 2, in  Valvasone (PN). L’ intervento critico è a cura della dott.ssa Elena Bosa: “Nasce a Noventa di Piave (VE) nel 1926, risiede a San Donà dove vive e lavora. Dagli anni 40 si trasferisce a Venezia dove frequenta il liceo artistico e in seguito l’ Accademia di Belle Arti al Corso di pittura. Al termine degli studi lavora per un breve periodo come disegnatore di vetri artistici per alcune vetrerie di Murano. Nel 1952 rientra in Accademia come assistente alla cattedra di incisione divenendone in seguito titolare. Nel 1980 svolge un breve periodo di insegnamento a Milano, avendo vinto la cattedra di incisione all’ Accademia di Brera. Rientrato poi a Venezia, continua l’ insegnamento in Accademia fino al 1984, quando decide di lasciare l’ insegnamento e di dedicarsi interamente all’ attività artistica. Nel 1954, all’ età di 27 anni vince il primo premio internazionale per l’ incisione alla XXVII rassegna della Biennale di Venezia. Da allora ha partecipato alle più importanti esposizioni di pittura e grafica in Italia e all’ estero. Le sue scene impresse sulla tela sono ricordi visionari che riaffiorano alla sua mente, rimembranze della terra e delle campagne del Basso Piave, delle zone fra San Donà, Oderzo, Eraclea, Fossalta e le foci del Piave e delle persone da lui incontrate. Tutto ciò che egli rappresenta è un’ autobiografia espressionista: la tecnica si pone al servizio dell’ espressione: ciò che Cesco rappresenta non ha corrispondenza con la realtà, anche se da quella ha origine, ma è in simbiosi con la sua realtà interiore. Anche i colori che egli utilizza non sono quelli derivanti dalla natura ma sono colori espressionisti da lui interiorizzati. Le scene che egli immortala sulla tela sono tutte lavorate sulle diagonali, per tagli obliqui. La sua è una visione della natura drammatica, all’ interno della quale si colloca l’ uomo, sempre dagli aspetti sofferenti, i cui volti sono delle maschere deformi che mettono a nudo tutta la loro sofferenza e inquietudine. Quello che Magnolato mette in scena è un continuo senso di inquietudine, il disagio esistenziale dell’ uomo immerso in una natura irrequieta, tutto il resto graficamente con sfocature, grovigli oscuri, con pennellate a tratti quasi futuristi che esprimono il senso della velocità, sembrano quasi delle raffiche di vento che si abbattono sulla natura. Gli elementi derivati dalla natura che animano le sue opere sono i cartocci delle pannocchie, i gelsi, i covoni, le viti, i girasoli, i fossati, la campagna del Basso Piave sul finire degli anni cinquanta. I temi da lui trattati sono lo spopolamento, l’ esodo verso i centri urbanizzati. L’ ansia, la miseria, la paura, la solitudine e la desolazione. In campo grafico Cesco si dedica alle incisioni, alle punte secche, alle litografie, alle acqueforti e acquetinte. Anche in questo caso le tematiche che affronta sono le stesse: l’ uomo, la natura con il passare delle stagioni, le sue piante e i suoi frutti, le canne, i cartocci di granoturco, i girasoli al limite delle verosimiglianze naturalistiche, gli esodi, le attese, i ricordi e le memorie del passato. I tratti sono marcati e di spessore variabile e le figure umane che emergono dalle sue tele sono sospinte da una forza misteriosa insita nella natura. I colori che egli utilizza non sono quelli derivanti dalla natura ma sono colori espressionisti da lui interiorizzati: i neri che alludono al pericolo e alla paura, i rossi, di ascendenza espressionista rimandano alla sofferenza e alla violenza, i gialli, i verdi, i blu e gli azzurri sono di ascendenza neo-romantica nordica. Dottoressa Elena Bosa”.

La mostra è visitabile fino al 18 ottobre 2015 il venerdì e sabato dalle 15 alle 18.30 e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30, con ingresso libero. Per maggiori informazioni: info@felicearte@gmail.com – tel. 0434.899501 – 335.6627734.

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