domenica 19 gennaio 2020

Finissage per WHITE CHRISTMAS


GRANDIOSO FINISSAGE PER LA MOSTRA WHITE CHRISTMAS
L' Assessore alla Cultura Gigliola Fracchia, la curatrice Iris Devasini, il gruppo di artisti

Casale Monferrato – Si è conclusa domenica 19 gennaio la rassegna espositiva White Christmas, allestita nelle Sale Chagall del Castello di Casale Monferrato, inaugurata lo scorso 14 dicembre. Numeroso il pubblico presente nel pomeriggio, iniziato con i saluti dell’ Assessore alla Cultura Gigliola Fracchia che si è dichiarata molto soddisfatta della mostra, per il gran numero di visitatori, i numerosi e positivi commenti ed ha ringraziato gli artisti; è seguita la presentazione della curatrice Iris Devasini dedicando agli artisti una breve critica alle loro opere: “nel segno inconfondibile nella storia dell’ arte” di Giuseppe Capogrossi e “Sulle nuvole, la leggerezza dei sogni nelle impalpabili installazioni” di Corrado Bonomi, i due ospiti d’ onore della rassegna.
Le sapienti cromie e le ricercate forme nell’ astrattismo di Matt Bicon,
La ricerca dell’ oltre, i metalli malleabili e la concretezza dei marmi, rivivono nelle magistrali manipolazioni di Niccolò Calvi di Bergolo.
La poesia prende forma e si riflette nella suggestiva arte di Loredana Boschiero.
Raffinate, si sovrappongono in equilibrio, le espressioni cromatiche di Carlo Cattaneo.
I dettagli della natura, diventano ipnotici segni grafici nelle fotografie di Laura Chiarello.
La precisione della tecnica nelle esecuzioni di Fernanda Core.
Le eteree pennellate, nelle immagini impressioniste della delicata Giuliana D’ Adda.
I sentieri dei ricordi negli assemblaggi di Maria Grazia Dapuzzo.
L’ espressionismo vibrante nei tratti di Albina Dealessi.
La sperimentazione concettuale nei dialoghi materici-poetici di Iris Devasini.
La spiritualità nella materia viva di Stefania Dolce.
L’ assoluto nel rigore tecnico del maestro Labar.
Il sussurro della natura nel sorprendente equilibrio dei bianchi e neri nell’ arte fotografica di Renato Luparia.
Il vento interno che, attraverso il movimento delle forme, rivive indissolubile nelle opere di Daniele Lesti.
Un dialogo delle ironie e delle emozioni catturate nel segno grafico di Gigi Marini.
I paesaggi riflessi dai cromatismi metallici, nelle scrupolose sovrapposizioni di Carlo Mazzetti.
L’ innocenza visiva nelle illustrazioni di Lea Martha Moulin.
Il gesto potente dei cromatismi, protetto dalle liriche colature, nell’ inconfondibile visione di Piergiorgio Panelli.
Il romanticismo moderno delle eleganti sovrapposizioni, il potere ipnotico dell’ obbiettivo di Ambra Pegorari.
Il pragmatismo essenziale di Pietro Perrera.
Le trasparenze dei paesaggi negli acquerelli di Nadia Presotto.
Il classicismo che si lascia accarezzare, il tecnicismo nelle linee morbide di Cecilia Prete.
Il pensiero nel surrealismo prorompente e capace di Renzo Rolando.
Il magnetismo, i sapienti riferimenti, le evoluzioni, la tecnica poliedrica e qualitativa di Giovanni Saldì.
Il tratto leggero e le linee sensuali s’ incontrano nel metaforico bacio di Noemi Zani.
E poi ancora, dedicato ai due artisti che hanno presentato l’ evento “Il vuoto e lo spazio” :
tutto il fascino, la tecnica, il rigore e l’ autentica purezza nell’ antica tecnica giapponese del maestro di Sumi-e Shozo Koike.
Le candide visioni nella ricerca filosofica del Ma nelle fotografie di Paola Casulli.
Alcuni artisti

E seguito il concerto per violoncello, curato dal Monferrato Classic Festival, del giovane musicista Leonardo Preitano che ha eseguito musiche di Bach, Hindemith e Cassadò, lungamente applaudito
dal pubblico in sala.
E’ stata una rassegna che ha richiamato molti appassionati d’ arte e non solo, che ha soddisfatto, oltre agli Amministratori Comunali, la curatrice Iris Devasini e gli artisti invitati.
L' inaugurazione del 14 dicembre 2019

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