Mostra "OPERA INCISA" a Fontanetto Po (VC)
“OPERA INCISA” A FONTANETTO PO (VC)
Fontanetto Po – Inaugura sabato 2 dicembre alle
ore 17 la mostra allestita presso il Palazzo Municipale e la Biblioteca
Comunale di Fontanetto Po, curata da Roberto Gianinetti e Gianluca Masuero
titolata “Opera Incisa – bulino, acquaforte, acquatinta, xilografia…”.
In mostra
circa cinquanta opere degli artisti: Osvaldo Alberti (Verolengo – To) – Piero Ariena
(Vercelli) – Albina Dealessi (Lu – AL) – Piero Dellavalle (Vercelli) – Dora Iannotti
(Vercelli) – Roberto Gianinetti (Asigliano VC)– Alessia Meglio (Vercelli) – Pierangela Orecchia (Vercelli) – Silvio
Pozzati (Vercelli) – Nadia Presotto (Conzano AL)– Paolo Seghizzi (Vercelli) – Renata Torazzo (Vercelli) – Gianpiero Rosso (Vercelli)
– Lucrezia Zaffarano (Milano).
La rassegna
espositiva, precisano i curatori, presenta stampe originali in foglio, libri d’
artista, matrici in rame, zinco, legno, linoleum, plexiglass, cartoni…
Questo il
testo del Sindaco Claudia Demarchi:” Fontanetto Po:
un Comune piccolo, leggermente fuori dai percorsi culturali “ortodossi”, ma
denso di storia e tradizioni. Giovanni Battista Viotti, la Stagione Teatrale,
il Tram, l'Antico Mulino San Giovanni, la strada ciclabile che collega Venezia
e Torino.
Per
due settimane, negli spazi del Comune e nella Biblioteca, ospiteremo una mostra
di incisioni classiche e sperimentali.
Matrici
xilografiche, di rame, zinco, plexiglass... insieme ai preziosi fogli di carta
in puro cotone, intrisi di inchiostri e colori da stampa. L'antico, come
disciplina artistica e di divulgazione e il contemporaneo, che si presenta
secondo le proprie istanze, modi sentire, contrasti. Artisti del nostro
territorio, soprattutto, che credono in questa pratica costruita con il pensiero, le emozioni del cuore, le
mani e che affrontano e sviluppano percorsi anche molto lontani uno dall'altro,
ma sempre rivolti a comunicare, proporre, dialogare.
Il
classico bianco e nero si
affianca pertanto ai colori (azzurri,
bruni); la natura (albero,
semi) è contaminata dall'urbano (Tetti, Varsej) intrisa dal sacro (Genesi,
Madre, Time), dal mitico (labirinti)...
Mi
sono incuriosita e ho iniziato a guardare e toccare i lavori, le matrici: hanno
comunicato, trasmesso; ho cominciato anche a vedere.
Nel pieghevole che accompagna la
mostra anche un breve e commovente testo di Elisabetta Dellavalle “L’ odore del
rame – L’ odore di mio padre”.
La mostra è visitabile fino al 16
dicembre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, martedì e giovedì dalle 15 alle
17.30 e il sabato dalle 16 alle 18. Ingresso libero.
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