martedì 11 luglio 2017

I gioielli di Graziana Giunta


I GIOIELLI IN FIBRA DI FICO D’ INDIA DI GRAZIANA GIUNTA
 
Graziana Giunta è una artista siciliana che ha iniziato il suo percorso presso il liceo artistico di Enna, ha proseguito gli studi  all’Accademia di Belle Arti di Catania e presso la scuola di arte terapia antroposofica “La Metamorfosi” di Palermo.

Ha frequentato vari stages tra cui quello presso la Gam di Bologna e il centro d’arte contemporanea di Parigi G. Pompidou. Ha partecipato a diverse mostre in Italia e all’estero.

Dopo un’esperienza  presso l’isola di Mayotte, arcipelago delle Comores nell’oceano Indiano, rientra in Sicilia dove attualmente vive e lavora presso l’associazione artistico culturale sportiva Atelier Manituana di cui ne è il presidente.
 

Ed è qui, nella sua splendida Sicilia che Graziana Giunta trasforma la fibra dei fichi d’ India in bijou e, nel nostro incontro nell’ isola, mi racconta la sua esperienza.

 Molti artisti oggi si prodigano nel sensibilizzare il pubblico a far scelte più consapevoli nel rispetto dell’ambiente. Così nascono le soluzioni più disparate nel campo della moda e del designer e Graziana nel suo Atelier battezzato Manituana, che nel linguaggio degli indiani d’America significa “Il giardino del Grande Spirito”, trasforma una pianta tipica della fascia mediterranea, ma approdata in Europa durante le guerre di conquista del nuovo mondo, in monili da indossare. In passato l’artista aveva già utilizzato la foglia dei fichi d’india per decorare le sue creazioni grafiche/pittoriche “mi occupo di pittura e utilizzavo la foglia secca della Pala di Fichi d'India per creare delle mascherine da applicare alle superfici e tirarne fuori delle tessiture per i miei lavori artistici”  racconta Graziana. Quando si è resa conto che la fibra intrinseca di colori e sfumature poteva essere riutilizzata anche per realizzare altro, ecco nascere la linea di gioielli.

Il procedimento parte dall’essicamento della foglia raccolta dalla macchia di fichi d’india. Questa con il tempo perde l’acqua contenuta al suo interno in quanto pianta essenzialmente grassa. Si ottiene così la fibra di cui si sceglie la parte più legnosa e adatta al lavoro.

Una volta ripulita la fibra viene tagliata, colorata e montata ottenendo così gioielli del tutto naturali. I pezzi in quanto realizzati a mano , uno ad uno, sono unici e irripetibili.

“Ho sempre cercato di mettere un frammento di sicilianità nei miei lavori, mi piaceva l’idea di donare un pezzo della mia terra a chi acquistava un mio lavoro, così nei quadri utilizzavo spesso la polvere lavica dell’Etna, negli elaborati grafici le tessiture delle pale di fichi d'India e adesso utilizzo la pianta vera e propria che non solo ha delle ottime proprietà curative ma in questo caso si è trasformata in un oggetto di ornamento. I pezzi della collezione possono essere visionati nelle pagine dei social dedicate  al progetto, Atelier Manituana.
 
(Nadia Presotto)

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