I gioielli di Graziana Giunta
I GIOIELLI IN FIBRA DI FICO D’ INDIA DI GRAZIANA GIUNTA
Ha frequentato vari stages tra cui quello
presso la Gam di Bologna e il centro d’arte contemporanea di Parigi G.
Pompidou. Ha partecipato a diverse mostre in Italia e all’estero.
Dopo un’esperienza presso l’isola di
Mayotte, arcipelago delle Comores nell’oceano Indiano, rientra in Sicilia dove
attualmente vive e lavora presso l’associazione artistico culturale sportiva
Atelier Manituana di cui ne è il presidente.
Ed è qui, nella sua splendida Sicilia che Graziana
Giunta trasforma la fibra dei fichi d’ India in bijou e, nel nostro incontro
nell’ isola, mi racconta la sua esperienza.
Molti
artisti oggi si prodigano nel sensibilizzare il pubblico a far scelte più
consapevoli nel rispetto dell’ambiente. Così nascono le soluzioni più disparate
nel campo della moda e del designer e Graziana nel suo Atelier battezzato
Manituana, che nel linguaggio degli indiani d’America significa “Il giardino
del Grande Spirito”, trasforma una pianta tipica della fascia mediterranea, ma
approdata in Europa durante le guerre di conquista del nuovo mondo, in monili
da indossare. In passato l’artista aveva già utilizzato la foglia dei fichi
d’india per decorare le sue creazioni grafiche/pittoriche “mi occupo di pittura e utilizzavo la foglia secca della Pala
di Fichi d'India per creare delle mascherine da applicare alle superfici e
tirarne fuori delle tessiture per i miei lavori artistici” racconta Graziana. Quando si è
resa conto che la fibra intrinseca di colori e sfumature poteva essere
riutilizzata anche per realizzare altro, ecco nascere la linea di gioielli.
Il
procedimento parte dall’essicamento della foglia raccolta dalla macchia di
fichi d’india. Questa con il tempo perde l’acqua contenuta al suo interno in
quanto pianta essenzialmente grassa. Si ottiene così la fibra di cui si sceglie
la parte più legnosa e adatta al lavoro.
Una
volta ripulita la fibra viene tagliata, colorata e montata ottenendo così
gioielli del tutto naturali. I pezzi in quanto realizzati a mano , uno ad uno,
sono unici e irripetibili.
“Ho sempre cercato di mettere un
frammento di sicilianità nei miei lavori, mi piaceva l’idea di donare un pezzo
della mia terra a chi acquistava un mio lavoro, così nei quadri utilizzavo
spesso la polvere lavica dell’Etna, negli elaborati grafici le tessiture delle
pale di fichi d'India e adesso utilizzo la pianta vera e propria che non solo
ha delle ottime proprietà curative ma in questo caso si è trasformata in un
oggetto di ornamento. I pezzi della collezione possono essere
visionati nelle pagine dei social dedicate al progetto, Atelier Manituana.
(Nadia Presotto)
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