La Collezione Civica Mario Surbone a Treville
LA COLLEZIONE CIVICA MARIO SURBONE
A TREVILLE
Treville
(AL) – Casa Devasini, nel centro storico del borgo monferrino di Treville, di
proprietà comunale, è sede della Collezione Civica che il Maestro Mario Surbone
ha donato al suo paese natale. L’ evento inaugurale si è svolto il 9 maggio
2015, con la presentazione della professoressa Elena Pontiggia, di numerose
Autorità, parenti e amici.
Nelle
due sale del primo piano i visitatori possono ammirare e, in particolare,
conoscere il percorso artistico dell’ artista, con le opere realizzate a
partire dal 1946 (quindi dall’ età di quattordici anni) fino al 2012. Già dai
primi oli, tempere e dai disegni a
pennarello si presenta, come scrive Francesco De Bartolomeis “… con prove di pittura che già hanno segni di
rigorosa ricerca anche in direzione dell’ astrazione. Poco più tardi emerge
chiaramente quella che sarà una costante di tutto il suo lavoro fino a oggi: la
tendenza ad ancorare la composizione a un impianto geometrico e a svilupparla
con configurazioni geometriche che, in
molteplici combinazioni, sono vive in quanto uniscono rappresentazioni di fatti
di natura e di stati interiori…”
Nella
prima sala quindi, sono esposti lavori ad olio su compensato, come l’
autoritratto del 1951, “Ritmi della collina”, olio su carta del 1954, per
proseguire con pennarelli su carta “Schizzi per immagini” del 1963, gli oli su
tela, acrilici e collage ed una serie di disegni su carta. Eccoci ai famosi
incisi, realizzati su cartone. Anni fa ne notai uno blu alla Fondazione Calderara
di Vacciago, sopra il lago d’ Orta che mi ha particolarmente affascinata.
Nel
secondo spazio, un grande salone con vetrata affacciato sulle amate colline del
Monferrato, sono esposti gli acrilici su legno; grandi opere che l’ artista
realizza su supporti in legno che vengono collocati a qualche centimetro dalla
parete per creare un effetto di
sospensione spaziale e anche, sia pure a livello minimo, una effettiva
tridimensionalità oggettuale che però non smentisce la leggerezza fondamentale
bidimensionale delle composizioni (Francesco Poli). Tra le opere esposte “Trittico degli
elementi: aria-acqua-terra”, il grande “Stagioni” di ben due metri di diametro,
“La mia terra”, opera sulla quale appare il profilo delle amate colline,
profilo che l’ artista ammira dalle finestre dello studio trevillese.
Il
catalogo appositamente realizzato per la Collezione Civica, con progetto
grafico dell’ amico e artista Andrea Armagni, oltre a presentare immagini delle
opere, è completato dai testi critici che negli anni sono stati redatti in
occasioni delle numerose rassegne espositive, dai più importanti critici ed esperti dell’ arte italiana. Un tuffo nel
passato, per chi lo sfoglia, con le fotografie dell’ artista, a partire dal
1952.
CENNI BIOGRAFICI
L’artista vive e lavora tra Torino e
Treville (AL) paese del Monferrato, dove nasce nel 1932. Ha compiuto gli studi
presso il Liceo Artistico di Torino e poi all’Accademia Albertina, dove è stato
allievo di Felice Casorati dal 1950 al 1954; esordisce nel 1958 alla Mostra
Nazionale d’Arte Giovanile di Roma. Determinanti i soggiorni parigini nel 1957
e nel 1961: sono soggiorni stimolanti, periodi nei quali Mario Surbone si
guarda intorno, esplora e prosegue la sua ricerca, assumendo una particolare
identità stilistica. La sua prima esposizione è del 1962 a Venezia alla
Galleria Il Canale, alla quale ne seguono molte altre sia personali, sia
collettive, in Italia e all’estero, in spazi pubblici e privati, accompagnati
da articoli e recensioni di autorevoli critici e storici dell’ arte. Mario
Surbone si è dedicato alla pittura fin da giovane, mettendo in evidenza
soluzioni personali, con tendenze geometriche che si ritrovano anche nelle
figure umane, che negli anni successivi diventano sagome ritagliate, collage,
duplicazione, positivo e negativo.
La ricerca continua senza troppi
contrasti, negli anni Settanta porta Surbone agli “Incisi” su superfici
monocrome di cartone o metallo: linee spezzate, incastri, incisi, così da
creare modulazioni plastiche, essenziali e libere.
Ed ecco che dopo gli Incisi, a
partire dal 1978, procede a interventi
pittorici su supporti sagomati. Gli acrilici su legno sono opere che l’artista
ancora oggi continua a creare, sono formati da più elementi, con intrecci
geometrici, regolari e irregolari, con insenature e frastagliamenti, non solo
al perimetro ma anche all’interno dell’opera. Creazioni attraenti, appartenenti
al mondo della natura, che catturano lo
sguardo, dialoganti tra forma e colore, di forte impatto emotivo.
La Collezione Civica Mario Surbone è
visitabile nel pomeggio di ogni seconda domenica del mese, con ingresso libero.
Maggiori informazioni: Comune di Treville 0142.487428 oppure 339.6438547.
Nadia Presotto Luparia
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