mercoledì 16 dicembre 2015

La Collezione Civica Mario Surbone a Treville


LA COLLEZIONE CIVICA MARIO SURBONE A TREVILLE

 

Treville (AL) – Casa Devasini, nel centro storico del borgo monferrino di Treville, di proprietà comunale, è sede della Collezione Civica che il Maestro Mario Surbone ha donato al suo paese natale. L’ evento inaugurale si è svolto il 9 maggio 2015, con la presentazione della professoressa Elena Pontiggia, di numerose Autorità,  parenti e amici.

Nelle due sale del primo piano i visitatori possono ammirare e, in particolare, conoscere il percorso artistico dell’ artista, con le opere realizzate a partire dal 1946 (quindi dall’ età di quattordici anni) fino al 2012. Già dai primi oli,  tempere e dai disegni a pennarello si presenta, come scrive Francesco De Bartolomeis “… con prove di pittura che già hanno segni di rigorosa ricerca anche in direzione dell’ astrazione. Poco più tardi emerge chiaramente quella che sarà una costante di tutto il suo lavoro fino a oggi: la tendenza ad ancorare la composizione a un impianto geometrico e a svilupparla con configurazioni   geometriche che, in molteplici combinazioni, sono vive in quanto uniscono rappresentazioni di fatti di natura e di stati interiori…”

Nella prima sala quindi, sono esposti lavori ad olio su compensato, come l’ autoritratto del 1951, “Ritmi della collina”, olio su carta del 1954, per proseguire con pennarelli su carta “Schizzi per immagini” del 1963, gli oli su tela, acrilici e collage ed una serie di disegni su carta. Eccoci ai famosi incisi, realizzati su cartone. Anni fa ne notai uno blu alla Fondazione Calderara di Vacciago, sopra il lago d’ Orta che mi ha particolarmente affascinata.

Nel secondo spazio, un grande salone con vetrata affacciato sulle amate colline del Monferrato, sono esposti gli acrilici su legno; grandi opere che l’ artista realizza su supporti in legno che vengono collocati a qualche centimetro dalla parete per creare un effetto di sospensione spaziale e anche, sia pure a livello minimo, una effettiva tridimensionalità oggettuale che però non smentisce la leggerezza fondamentale bidimensionale delle composizioni (Francesco Poli).  Tra le opere esposte “Trittico degli elementi: aria-acqua-terra”, il grande “Stagioni” di ben due metri di diametro, “La mia terra”, opera sulla quale appare il profilo delle amate colline, profilo che l’ artista ammira dalle finestre dello studio trevillese.

Il catalogo appositamente realizzato per la Collezione Civica, con progetto grafico dell’ amico e artista Andrea Armagni, oltre a presentare immagini delle opere, è completato dai testi critici che negli anni sono stati redatti in occasioni delle numerose rassegne espositive, dai più importanti critici  ed esperti dell’ arte italiana. Un tuffo nel passato, per chi lo sfoglia, con le fotografie dell’ artista, a partire dal 1952.

CENNI BIOGRAFICI

L’artista vive e lavora tra Torino e Treville (AL) paese del Monferrato, dove nasce nel 1932. Ha compiuto gli studi presso il Liceo Artistico di Torino e poi all’Accademia Albertina, dove è stato allievo di Felice Casorati dal 1950 al 1954; esordisce nel 1958 alla Mostra Nazionale d’Arte Giovanile di Roma. Determinanti i soggiorni parigini nel 1957 e nel 1961: sono soggiorni stimolanti, periodi nei quali Mario Surbone si guarda intorno, esplora e prosegue la sua ricerca, assumendo una particolare identità stilistica. La sua prima esposizione è del 1962 a Venezia alla Galleria Il Canale, alla quale ne seguono molte altre sia personali, sia collettive, in Italia e all’estero, in spazi pubblici e privati, accompagnati da articoli e recensioni di autorevoli critici e storici dell’ arte. Mario Surbone si è dedicato alla pittura fin da giovane, mettendo in evidenza soluzioni personali, con tendenze geometriche che si ritrovano anche nelle figure umane, che negli anni successivi diventano sagome ritagliate, collage, duplicazione, positivo e negativo.

La ricerca continua senza troppi contrasti, negli anni Settanta porta Surbone agli “Incisi” su superfici monocrome di cartone o metallo: linee spezzate, incastri, incisi, così da creare modulazioni plastiche, essenziali e libere.

Ed ecco che dopo gli Incisi, a partire dal 1978,  procede a interventi pittorici su supporti sagomati. Gli acrilici su legno sono opere che l’artista ancora oggi continua a creare, sono formati da più elementi, con intrecci geometrici, regolari e irregolari, con insenature e frastagliamenti, non solo al perimetro ma anche all’interno dell’opera. Creazioni attraenti, appartenenti al mondo della natura,  che catturano lo sguardo, dialoganti tra forma e colore, di forte impatto emotivo.  

La Collezione Civica Mario Surbone è visitabile nel pomeggio di ogni seconda domenica del mese, con ingresso libero. Maggiori informazioni: Comune di Treville 0142.487428 oppure 339.6438547.

 

Nadia Presotto Luparia

 

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