FILIPPO BAGIOLI IN RESIDENZA A ONZO (SV)
CON FILIPPO BIAGIOLI PARTONO LE RESIDENZE D'ARTISTA A ONZO
Onzo – (SV) - Con la mostra Croci Esoteriche
dell’Artista toscano Filippo Biagioli,
la Fondazione Tribaleglobale presenta Mercoledì 22 dicembre alle ore 18 a Onzo,
in provincia di Savona, nei locali della Canonica in via Capitolo 8, il
progetto Residenze per Artisti, nuova struttura operativa di Fondazione
Tribaleglobale destinata ad ospitare per brevi periodi artisti provenienti da
tutto il mondo, che lasceranno un’opera nel piccolo borgo ligure sempre più
votato all’arte.
Ci sarà anche un “Presepe”, incardinato secondo la
tradizione di Tribaleglobale nel dialogo tra una antica Natività di ispirazione
raffaellesca e sculture di cultura Adan (Togo). La scelta dei curatori è di
focalizzare l’attenzione sulla forza salvifica della Croce, in un momento in
cui la sofferenza è purtroppo palpabile e diffusa, per un Natale di riflessione
e impegno.
PRESENTAZIONE DELLA LA MOSTRA
La prima potenza della Croce sta nella sua forma:
è indubbiamente il modo più naturale e immediato per interagire con un cerchio,
ovvero la forma più “universale” che si possa immaginare, essendo quella dei
corpi celesti...segnare un cerchio con una linea orizzontale ed una verticale
di fatto significa definire un sopra e un sotto, e conseguentemente posizionare
e posizionarsi verticalmente rispetto a questa linea . Siamo già
avanti...abbiamo definito con un gesto il cielo e la terra, e quello che sta
dentro ad entrambi...proseguendo possiamo concettualizzare vita e morte, bene e
male...ma nel segno della Croce abbiamo preso le misure al mondo cercando di
definirlo, di interagirci e di concettualizzare questa interazione introducendo
anche un giudizio morale. Fin dai tempi remoti è simbolo di umanità e vita:
dalla svastica - poi violata dalla barbarie nazista ma per millenni simbolo di
pace in diverse culture orientali - all’Ankh egizia, al Tau greco/fenicio poi
adottato da San Francesco.
Ma è con la Rivoluzione Cristiana che questo
simbolo assume una profondità salvifica, dà un senso alla sofferenza come
esperienza resiliente che trasforma l’immanente nel trascendente, collocando il
mistero della vita dentro qualcosa di più grande che si può ri/conoscere in
ciascuno di noi:
E’ una potenza che continua ad ispirare gli artisti,
soprattutto quelli che non temono il dialogo impegnativo. Filippo Biagioli è certamente tra questi. Lo aiuta il suo sguardo
“tribale”, ovvero legato al legame profondo tra il rito e il popolo che lo
esprime, e l’assoluta libertà nell’accostare linguaggi artistici apparentemente
lontani tra loro. Le Croci Esoteriche oggetto di questa esposizione sono
incardinate in questo contesto: sono Croci Cristiane perché ogni simbolo
rappresentato rimanda direttamente all’esperienza di Cristo- compresi quelli
legati alla Santeria - , sono Croci Esoteriche perché la loro lettura prevede
un cammino iniziatico, da “dentro” un Mistero - eṡotèrico agg. [dal lat. tardo
esoterĭcus, gr. ἐσωτερικός, der. di ἔσω «dentro»- e grazie all’aiuto di un
Maestro. Chi non ha paura delle parole, chi non vuole ridurle al banale senso
comune, troverà stimolante e coraggioso il dialogo che Biagioli stabilisce tra
il suo sentire e l’archetipo della Croce. Un simbolo indagato con uno sguardo
originale e rispettoso, certamente lontano da posizioni mediocremente vicine o
altrettanto mediocremente lontane da ciò che la Croce significa per milioni di
persone.
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