venerdì 20 gennaio 2017

Alessandria: incontro con il prof. Derrick De Kerckhove


AD ALESSANDRIA L’ INCONTRO CON IL PROF. DERRICK DE KERCKHOVE

 

Particolarmente interessante l’ incontro che si è svolto venerdì 20 gennaio presso il  Salone di Rappresentanza della "Basile" di via Tortona di Alessandria, organizzato dalle Associazioni : Libera Mente Laboratorio di Idee, Tua Alessandria e Led.
 

Moderatore dell’ incontro  Fabrizio Priano con introduzione e presentazione di Maurizio Mensi e conclusioni di Renato Balduzzi.

Il Prof. Derrick De Kerckhove, sociologo dell’Università di Toronto é uno dei massimi esperti di Internet e nuovi Media, ha parlato dei rapporti  fra libertà e sicurezza, privacy e controllo, fra informazione autentica e false verità. 
“In un contesto in cui l’evoluzione tecnologica ha messo in crisi i tradizionali meccanismi di formazione del consenso e lo stesso concetto di sovranità, diffondendo il mito di una democrazia senza intermediari, ci troviamo di fronte alle nuove sfide poste da una società interconnessa, che riguardano direttamente il nostro futuro di uomini e cittadini. 
Di qui la necessità di comprendere il futuro che ci attende, in cui l’intelligenza artificiale e l’ “Internet delle cose” sono destinati ad accrescere il potere di multinazionali senza confini che già oggi dispongono delle nostre vite in virtù dei dati raccolti e in cui – forse – la nostra stessa libertà sarà messa a rischio”.

Il Prof. De Kerckhove nella sua conferenza “Governo e trasparenza: dalla democratura alla datacrazia – democratura= democrazia consentita e datacrazia= il rapporto di potere che sempre più i dati hanno su di noi, ha citato come esempio il caso Singapore, luogo dove i risultati hanno evidenziato una crescente dipendenza dallo smartphone, con l’ 84% degli utenti internet che non si separa dal telefono nemmeno a letto. L’ amministrazione di Singapore ha deciso di utilizzare ogni informazione a disposizione, al fine di garantire comportamenti corretti, ordine e pulizia nella città. Obiettivo raggiunto tenendo conto che ben quattro etnie popolano Singapore. L’ organizzazione basata sulla datacrazia, apparentemente permette di vivere in un luogo ideale senza rapine né furti. Quasi come vivere in una “casa del grande fratello”, ha sottolineato il prof. Kerkhove, dove tutto è regolato secondo un nuovo ordine che parte dalla raccolta e l’ analisi dei dati. Non c’è più privacy e presto, forse perderemo anche l’ esclusiva sui nostri pensieri. Singapore si pone come Stato precursore del controllo urbano attraverso la sorveglianza fondata sui Big Data e smartphone; un modello di vita basato sulla tecno-etica, coerente con i tempi moderni. Singapore è una citta dove nessuno sporca, viene punito che butta per strada la cicca di sigaretta o la gomma da masticare  (è vietato masticarla fuori casa), dove nessuno trasgredisce la legge, dove gli autori di graffiti vengono bacchettati sulle mani e per gli atti vandalici c’è la fustigazione.

Queste sono regole che riguardano lo spazio pubblico ma ci sono anche regole che riguardano la sfera privata: non è permessa la pornografia, il sesso gay è illegale ed è vietato camminare nudi in casa fuori dal bagno! Tutto questo inizia dal 1965 e si evolve fino al 1990 quando il Premier e padre dell’ attuale Capo di Governo, istituisce regole draconiane per ripulire la città e per gestire le tensioni tra i quattro gruppi etnici che popolano Singapore.

Nel suo intervento finale Renato Balduzzi ha sottolineato che questo sistema non è applicabile in Occidente, non abbiamo la mentalità per fare tutto in modo collettivo, ognuno pensa a salvaguardare la sua privacy, se ancora esiste.

Il salone della Basile era gremito di ascoltatori, tutti particolarmente attenti e puntali sono stati anche gli interventi del pubblico.

Una conferenza di altissimo livello e un plauso va agli organizzatori che hanno portato nella città di Alessandria il prof. De Kerckhove.

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