mercoledì 11 gennaio 2017

Il Museo del Papiro di Siracusa


IL MUSEO DEL PAPIRO DI SIRACUSA

 

Un recente viaggio in Sicilia mi ha fatto conoscere un prezioso museo, il Museo del Papiro “Corrado Basile” di Siracusa, dedicato al papiro e ai suoi usi.

Ubicato nel centro storico della città siciliana, nell’ isola di Ortigia, nell’ ex Convento di Sant’ Agostino, di fronte al mare, presenta un esauriente e curato percorso museale e per la sua importanza didattica e scientifica è stato inserito nell’ elenco finale dei musei selezionati per il premio European Museum of the Year nel 1995. Il museo è intitolato al suo fondatore, lo studioso siracusano Corrado Basile, come riconoscimento per la sua attività, che lo ha portato a raggiungere una fama internazionale nel campo dei restauri dei papiri. Il percorso museale inizia con le immagini fotografiche dello studioso nei paesi africani, l’ “erbario”, immagini e disegni del fiume Ciane, a pochi chilometri dalla città, dove vegeta allo stato selvatico, il laboratorio per la realizzazione della carta, gli oggetti realizzati, quali cesti, sandali e corde, le grandi barche, oltre naturalmente ai papiri colorati e i materiali per scrittori.

Particolarmente interessante la visita con la Direttrice del Museo, dottoressa Anna Di Natale, che ha mostrato ai presenti la realizzazione della carta; la creazione è sempre un momento magico e la Direttrice ha illustrato in maniera particolareggiata le varie fasi della realizzazione: viene utilizzata solo la parte mediana del culmo, liberato dalla scorza, tagliato in strisce e dopo essere tenuto a bagno con particolari soluzioni, le strisce vengono poste su di un panno, sovrapposte di qualche millimetro, un secondo strato disposto in senso perpendicolare al primo e pressate con un pesante rullo in pietra. Il foglio ottenuto si tiene per tre giorni sotto la pressa ed ecco pronta la carta di papiro.

Il papiro (Cyperus papyrus), come riportato nella monografia, vegeta allo stato selvatico nei grandi bacini fluviali del continente africano. La specie ebbe origine nel bacino tropicale, successivamente diffusa in altre zone, tra queste la Sicilia, dove è presente lungo le sponde del fiume Ciane ed è considerato l’ ultimo superstite di  una più ampia presenza in Sicilia. Si ritiene che la pianta sia stata introdotta dall’ Egitto nel III secolo A.C. Il primo riferimento sui papiri del fiume Ciane risale al 1760 e dall’ Ottocento divenne una delle curiosità locali per i viaggiatori e gli studiosi che giungevano a Siracusa.
 

La visita al  Museo del Papiro è interessante non solo per gli studiosi ma anche per i turisti, che possono apprendere una tecnica antichissima e affascinante, ammirare, dalle finestre dell’ antico convento il mare e sentirne il suo respiro.

 

Nadia Presotto Luparia

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