Il Museo del Papiro di Siracusa
IL MUSEO DEL PAPIRO DI
SIRACUSA
Un
recente viaggio in Sicilia mi ha fatto conoscere un prezioso museo, il Museo
del Papiro “Corrado Basile” di Siracusa, dedicato al papiro e ai suoi usi.
Ubicato
nel centro storico della città siciliana, nell’ isola di Ortigia, nell’ ex
Convento di Sant’ Agostino, di fronte al mare, presenta un esauriente e curato
percorso museale e per la sua importanza didattica e scientifica è stato
inserito nell’ elenco finale dei musei selezionati per il premio European
Museum of the Year nel 1995. Il museo è intitolato al suo fondatore, lo
studioso siracusano Corrado Basile, come riconoscimento per la sua attività,
che lo ha portato a raggiungere una fama internazionale nel campo dei restauri
dei papiri. Il percorso museale inizia con le immagini fotografiche dello
studioso nei paesi africani, l’ “erbario”, immagini e disegni del fiume Ciane,
a pochi chilometri dalla città, dove vegeta allo stato selvatico, il
laboratorio per la realizzazione della carta, gli oggetti realizzati, quali cesti,
sandali e corde, le grandi barche, oltre naturalmente ai papiri colorati e i
materiali per scrittori.
Particolarmente
interessante la visita con la Direttrice del Museo, dottoressa Anna Di Natale,
che ha mostrato ai presenti la realizzazione della carta; la creazione è sempre
un momento magico e la Direttrice ha illustrato in maniera particolareggiata le
varie fasi della realizzazione: viene utilizzata solo la parte mediana del
culmo, liberato dalla scorza, tagliato in strisce e dopo essere tenuto a bagno
con particolari soluzioni, le strisce vengono poste su di un panno, sovrapposte
di qualche millimetro, un secondo strato disposto in senso perpendicolare al
primo e pressate con un pesante rullo in pietra. Il foglio ottenuto si tiene
per tre giorni sotto la pressa ed ecco pronta la carta di papiro.
Il
papiro (Cyperus papyrus), come
riportato nella monografia, vegeta allo stato selvatico nei grandi bacini
fluviali del continente africano. La specie ebbe origine nel bacino tropicale,
successivamente diffusa in altre zone, tra queste la Sicilia, dove è presente
lungo le sponde del fiume Ciane ed è considerato l’ ultimo superstite di una più ampia presenza in Sicilia. Si ritiene
che la pianta sia stata introdotta dall’ Egitto nel III secolo A.C. Il primo riferimento
sui papiri del fiume Ciane risale al 1760 e dall’ Ottocento divenne una delle
curiosità locali per i viaggiatori e gli studiosi che giungevano a Siracusa.
La
visita al Museo del Papiro è
interessante non solo per gli studiosi ma anche per i turisti, che possono
apprendere una tecnica antichissima e affascinante, ammirare, dalle finestre dell’
antico convento il mare e sentirne il suo respiro.
Nadia
Presotto Luparia
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