"L' isola che (non) c'é" a Omegna
MOSTRA A OMEGNA: L’ ISOLA CHE (NON) C’
E’
Omegna
– La prima mostra del sesto anno di attività della Galleria Aglaia
Arts & Crafts di Omegna, via
Manfredi 11, s’ inaugura sabato 2 aprile alle ore 17.30 ed é titolata “L’ isola
che (non) c’è”, con opere di: Alessandro Bani, Giugi Bassani, Roberto Borghini,
Carlo Casanova, Franco Corelli Pasquali, Giovanni Crippa, Piero Dudreville,
Renato Luparia, Guido Montemartini, Nadia Presotto e Sandra Vinotti.
In
questa mostra, ci comunicano i galleristi, un gruppo di artisti legati per motivi diversi
al territorio del VCO e quindi al Lago Maggiore e al Lago d’ Orta, interpreta
il tema dell’isola, non solo come caratteristica morfologica ma anche come
rappresentazione di un tema che ha affascinato e intrigato viaggiatori e
artisti che, soprattutto durante la voga ottocentesca del Gran Tour, hanno
visitato, tra le altre, questa zona. Undici artisti si confrontano,
esprimendosi con tecniche e linguaggi diversi, ma con una omogeneità intrinseca
nel trattare il tema. Il filo conduttore si snoda tra stampe fotografiche,
olii, installazioni, pietra, legno e ceramica, conducendoci attraverso un
viaggio fatto di suggestioni, con un forte richiamo al nostro immaginario.
Guidati da queste opere possiamo vagheggiare la “nostra” isola, vista, pensata
o forse solo sognata.
DI ISOLA IN ISOLA
Fermatevi davanti al “sublime” rosso turneriano di Borghini e fantasticate di fronte
all’elegante installazione onirica di Bassani.
Cercate la vostra isola negli olii di Presotto
e riconoscetela nei dipinti “accartocciati” di Bani. Potete intuirla, o ritrovarla, nelle opere di Vinotti, mentre nelle stampe
fotografiche di Luparia apprezzerete le sfumature cromatiche che
creano forme sinuose. Al centro dell’allestimento un’essenziale pietra chiara,
la pietra di Vicenza prediletta da Montemartini,
porta impressi i contorni di un’isola, che da un elemento architettonico forse
possiamo ricondurre a quella di San Giulio. Da una parete una testa di drago
ligneo ammicca dal teatrino che Crippa
ha creato come contrappunto ad un altro, in cui si riflette, come in un lago,
una forma ceramica, anch’essi rimando alla leggenda del Santo del Lago d’Orta.
Una nebbia autunnale, forse un retaggio della pianura padana da cui proviene,
avvolge le isole di Corelli Pasquali,
mentre negli olii di Casanova l’autore
osserva il lago dalla sua amata Quarna, di cui presentiamo alcuni scorci, e lo
colora di grigi e di viola. Il Lago Maggiore, infine, ci accoglie con le sue
isole, nel tratto decisamente figurativo dei due dipinti di Dudreville.
La
mostra, che nel periodo invernale sarà allestita presso le Cantine Conti di
Maggiora, è visitabile dal 2 al 23 aprile 2016 dal giovedì al sabato dalle
16.30 alle 19.00 con ingresso libero. Per maggiori informazioni tel: 0323 62836
- 349 3568546.
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