UNA POESIA DI ANTONIETTA PULZATTO BAGOLIN PREMIATA A PARIGI
ANTONIETTA PULZATTO
BAGOLIN VINCITRICE A PARIGI
La
poetessa di Oderzo (TV) è vincitrice del 1° premio per la sezione poeti
italiani, al concorso di Parigi “Ecritoire et encrier 2016”. La poetessa ha
ricevuto il prestigioso riconoscimento con la poesia “Il mare è musica”. Un
riconoscimento che si aggiunge ai numerosi premi già vinti da Antonietta
Pulzatto Bagolin che, ricordiamo, è nata ad
Oderzo (TV) dove vive. Dopo aver conseguito il Diploma di Abilitazione
Magistrale a Treviso e quello di Specializzazione per l’ insegnamento nelle
Scuole Speciali e Classi Differenziali a Verona, frequenta corsi per l’
insegnamento ai Nomadi presso l’ Università di Padova. Per 38 anni (dal 1963 al
2001) si dedica all’ insegnamento. Valorizza la fantasia dei bambini, fa della
poesia e della creatività uno degli strumenti efficaci per rendere più facile
l’ apprendimento e con loro realizza diversi libri anche di poesia, partecipa a
concorsi regionali e nazionali, vincendo molti primi premi. Aderisce a concorsi
per adulti con le sue poesie, sia in dialetto che in lingua italiana, ottenendo
vari riconoscimenti e premi. Ha presentato sue poesie in varie iniziative e in
manifestazioni locali.
E’ autrice di “Sulle ali della vita” sua ultima fatica letteraria, libro di poesie
edito lo scorso anno, con l’ intento di sostenere l’ Associazione Italiana
Sclerosi Multipla. Inoltre scrive per il giornale della Diocesi di Oderzo, Il
Dialogo.
Questa la poesia vincitrice a Parigi:
IL MARE E’
MUSICA
Sciabordio leggero,
arpa delicata,
sulla sabbia fine
disegna archi
adorni di conchiglie.
Giocan le onde
sul pentagramma ceruleo
ove s’ adagian
in pause di volo
candidi gabbiani.
Mormora il vento
e dirige l’ orchestra;
sullo spartito del mare
coro di azzurre sirene
si fonde al tremolio di violini.
Si fa cupo e violaceo
il mare agitato e,
se a diriger è la tramontana,
rimbomban i tamburi
e la batteria è sovrana.
Va e viene la musica:
è serenata malinconica
o canto di menestrello,
è suono frusciante e profondo
di contrabbasso agli ormeggi di barche.
In un adagio struggente
delle onde del mare,
come un naufrago,
s’ affida il mio cuore
alla luce “vellutata”
del vecchio faro.
Pubblicato da Nadia Presotto
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