I GIARDINI SEGRETI DI AMSTERDAM
I GIARDINI SEGRETI DI AMSTERDAM
Da trent’ anni numerosi
giardini privati delle case dei canali aprono ai visitatori nell’ annuale
appuntamento “Amsterdam Open Garden Days”. Nata come una modesta iniziativa, è
divenuta con gli anni un appuntamento imperdibile per gli appassionati
giardinieri e per i turisti del “verde”. Una “tre giorni” che richiama ogni
anno, nel terzo fine settimana di giugno numerosi visitatori che hanno la
possibilità di ammirare questi piccoli giardini, nascosti alla vista dalle facciate
delle caratteristiche case di mattoni del 17° secolo che si affacciano nella
cerchia dei canali della città olandese.
E così si vedono i
turisti, con il “Passepartout” in mano e le macchine fotografiche al collo,
entrare ed uscire dalle abitazioni, passare sui ponti, percorrere tutti i
canali per ammirare i gioielli verdi nascosti alla vista. Ore piacevoli,
incontri particolari, piccole mostre d’ arte allestite tra la vegetazione, un
po’ di musica, i sorrisi dei proprietari ed ecco che la città, già piacevole,
si trasforma agli occhi degli appassionati giardinieri in un eden; inoltre i
visitatori hanno l’ opportunità di ammirare anche le abitazioni, che si
attraversano per raggiungere i giardini e conoscere così uno spaccato di vita
domestica.
Quest’ anno (2016) erano
ben ventinove i giardini visitabili, nel momento in cui le fioriture si
mostrano nel loro massimo splendore, ogni giardino con le proprie
caratteristiche, alcuni raccontano una storia vecchia di quattrocento anni,
altri più recenti; in comune ci sono la passione e la cura dei loro
proprietari.
Giardini all’ italiana
con le siepi di bosso che formano spicchi contenenti rose o erbacee perenni, al
centro una meridiana. Piccolissimi giardini acquatici con ninfee e iris d’
acqua, bordati da bossi, digitali, geranium
e acanti. Siepi di tasso suddividono gli spazi in piccole stanze verdi,
con tempietti centrali e una rosa che s’ abbarbica ad una Madonna in marmo. In
alcuni giardini emergono i grandi protagonisti, come l’ ippocastano nel
giardino del “Museo dei Canali”. Piacevole l’ incontro con i proprietari del
giardino Keizersgracht 416, un giardino che, pur nelle sue ridotte dimensioni,
presenta tutti gli elementi necessari: la vasca d’ acqua, le seggioline, il
tempietto e le numerosissime essenze messe a dimora da ben trentotto anni da
Robert e Ulrike Weller .
Dott. Robert Weller nel suo giardino
In un altro giardino
sono protagoniste le rose ed uno specchio lo rende ancora più grande. E’ un
giardino quadrato, con un pratino al centro, un laghetto e le essenze: salvie,
fucsie magellaniche, emerocallidi, geranium, lobelie, penstemon e tante altre
che la proprietaria Harmike Van De Fliert ha messo a dimora dalla fine degli
anni novanta a oggi.
Incontro la paesaggista
olandese nella sua casa e nel minuscolo giardino, pochissimi metri quadrati,
impreziositi da una pavimentazione con i punti cardinali, una parete dipinta,
un odoroso gelsomino, un glicine fanno compagnia a numerose erbe aromatiche.
Madelon Oostwoud ne parla anche nella sua recente pubblicazione.
con la paesaggista Madelon Oostwoud
e il suo artistico giardino
Molto più ampi il
giardino dell’ Hotel Astoria, moderno, con numerose opere d’ arte. E’ disegnato
dalle siepi di bosso che contengono rose
rosse e la vasca d’ acqua è racchiusa da un bordo di Hoste, astilbe e fucsie.
Il giardino del FOAM – Fotografiemuseum Amsterdam –moderno, con una bella
pergola in metallo che sorregge i glicini e accanto, attraverso un cancelletto
si raggiunge un giardino ricco di
fioriture e una grande vasca d’ acqua.
Giardino Hotel Astoria Amsterdam
Impossibile descrivere
i ventun giardini che abbiamo visitato nei tre giorni di apertura ma come dimenticare
quello suddiviso in due da una siepe di carpino e da una siepe di lauro, con le
ortensie Annabelle, le Heuchere, le fucsie e tanto altro, che ti accompagnavano
nello stretto percorso impreziosito da alcune opere d’ arte? Oppure il giardino
con le panche antiche, chiuso dal
tempietto bianco e ai lati due putti tra il verde?
Numerosi giardini si
completano con una piccola serra, spesso trasformata in stanza abitata, o
tempietti, in manufatto o in legno. Pergole e archetti ai quali si appoggiano i
rampicanti e non mancano nemmeno alcuni alberi da frutto.
Spesso varchiamo piccole
porte che si aprono come scrigni per contenere giardini preziosi come gioielli.
Testo: Nadia Presotto
Fotografie: Renato Luparia
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