mercoledì 13 marzo 2019

PAOLO SPINOGLIO - SCULTORE


PAOLO SPINOGLIO – SCULTORE

 

Ho tra le mani la monografia “Poalo Spinoglio” edita da Silvana Editoriale su progetto curato da Paola Gribaudo. Circa cento pagine dedicate allo scultore scomparso nel maggio 2002 a soli 46 anni. Questa pubblicazione, dedicata a Paolo dalla moglie Raffaella e dai figli Pietro, Francesco e Marta, con il testo di Adriano Olivieri, presenta le immagini delle sue opere, le sculture realizzate in terra refrattaria, alcune anche colorate e smaltate, realizzate a partire dagli anni Novanta fino al 2001. Sculture dalle linee essenziali che ho avuto la possibilità di ammirare nella grande sala presso la casa dove dimorano Raffaella ed i suoi figli; ma il mio primo “incontro” con le opere di questo grande scultore risale a qualche anno fa, visitando la sala permanente a lui dedicata presso il MUSARMO – Museo di Arte Moderna e Contemporanea -  guidata da Anna Virando, Conservatrice del Museo.
 

Fin da subito mi hanno affascinata le linee, tendenti all’ astrazione, realizzate con la terra refrattaria che cuocendo offre un colore chiaro e con la terra di Castellamonte, con il suo caratteristico colore rosso. I busti, i bassorilievi, i volti femminili, che negli ultimi anni non presentano gli occhi (come non citare le opere del ciclo “donne Afghane”), raccontano e ci trasmettono le sue emozioni. Ancor più affascinanti le grandi opere monumentali ubicate nel giardino della casa ed i numerosi disegni e bozzetti, alcuni pubblicati nella monografia insieme ad alcune opere realizzate con colori ad olio su tela degli anni dal 1979 al 1984.

Non solo le immagini delle opere, pubblicate anche alcune  sue struggenti poesie, l’ antologia critica e memorie di importanti critici d’ arte.

Il percorso espositivo di Paolo Spinoglio iniziò nel 1974 con la collettiva dei Giovani Artisti presso la Promotrice di Belle Arti di Torino, proseguendo in varie città italiane e in Svizzera; dopo la sua scomparsa, grazie alla “ Associazione Paolo Spinoglio” che dal 2004 ha l’ obiettivo di salvaguardare, tutelare e valorizzare le opere, diffondendone il pensiero e l’ arte, vengono organizzate numerose esposizioni. Tra queste citiamo, oltre alle mostre allestite nella provincia Astigiana, a Torino allo Studio Laboratorio di Anna Virando, Milano, Costanza, Finalborgo presso l’ Oratorio de’ Desciplinanti, in Villa Giulia di Verbania in occasione de “Le stanze delle meraviglie” e l’ ultima personale presso Casa Bertalero di Alice Bel Colle.

Breve biografia: Paolo Spinoglio era nato a Torino nel 1956. A quattordici anni impara le tecniche del disegno sotto la guida del prof. Carlo Giuliano, direttore dell’ Accademia Belle Arti di Torino. Di questo periodo fanno parte molti disegni, quadri, fotografie e opere che testimoniano un’ attività febbrile di sperimentazione. Conseguita la maturità classica decide di dedicarsi professionalmente alla scultura perfezionando il suo talento naturale dallo scultore Riccardo Cordero. Fin dagli esordi le riflessioni plastiche, di impronta figurativa, trovano nella terracotta il materiale ideale. Nel 1989 si trasferisce con la famiglia nell’ astigiano, a Mombercelli, ma è a Canelli il suo studio laboratorio dove lavora e dove nascono le sue sculture. Gli anni novanta, nel susseguirsi di mostre, committenze e affezione di collezionisti, rappresentano la crescita professionale di Paolo. Negli anni il suo stile si evolve verso l’ essenzialità con l’ eliminazione progressiva dei particolari sono a giungere a “quei visi che sorridono senza gli occhi”.

(Nadia Presotto)

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