LA POSTA MAI IMMAGINATA
LA POSTA MAI IMMAGINNATA
Da lunedì 12 aprile sei conferenze digitali dedicate al mondo della posta, raccontato da chi lo interpreta come strumento d’arte, conservazione, cultura, intrattenimento. La partecipazione è libera e gratuita
Milano - Posta non è solo
multe o pubblicità. Nel tempo, e ancora adesso, è economia, politica,
sociologia, cultura… Basta andare oltre ai luoghi comuni. E lo stesso si può
dire per uno dei suoi simboli, il francobollo. Dietro vi sono secoli di
civiltà, dalle lettere babilonesi agli attuali fenomeni del commercio
elettronico e dei ciclofattorini: anche questi, se si vuole, rappresentano
elementi interessanti.
In
tale ottica, il “Tavolo dei «postali»” propone -grazie alla collaborazione con
il Museo storico della comunicazione (ministero dello Sviluppo economico)- un
primo ciclo di conferenze digitali che comincerà il 12 aprile, volto a
illustrare gratuitamente a tutti gli interessati i mille aspetti, spesso
inattesi, che costellano il settore.
A
intervenire con le proprie conoscenze ed esperienze, quanti fanno del comparto
uno strumento d’arte, conservazione, cultura, intrattenimento.
Titolo: “La posta mai immaginata”, in essere per sei lunedì consecutivi dalle
ore 18 alle 19 attraverso la piattaforma Zoom.
Il
link per accedere agli incontri va chiesto a museo.comunicazioni@mise.gov.it.
12 aprile - “Il Museo, i Tasso, il territorio: un legame
indissolubile”
Relatrice: l’operatrice culturale del Museo dei Tasso e
della storia postale Michela Giupponi
Camerata Cornello (Bergamo), tra i borghi più belli
d’Italia, conserva un’eredità particolare, trasformata in un brillante e
duraturo esempio di marketing territoriale. Qui ebbe origine la famiglia Tasso,
i cui membri furono, dal XIII al XVIII secolo, tra i più importanti
imprenditori postali in Europa.
Relatori: la conservatrice Ilaria De Palma e il
perito filatelico Giacomo Bottacchi
Il Museo del Risorgimento di Milano accoglie, a palazzo
Moriggia, una storica e importante collezione filatelica, donata nel 1936 da
Marco De Marchi (1872-1936) e protagonista, nel 2016, di un progetto di
valorizzazione e messa in rete pubblico-privato.
26 aprile -
“Mail art per affrancare la libertà della comunicazione creativa”
Relatori: il mailartista Ruggero Maggi e
l’ideatore della Galleria virtuale italiana di arte contemporanea Sandro
Bongiani
Mail art...
comunicazione creativa, movimento artistico, fenomeno sociale, condivisione
poetica... sì, l'arte postale è tutto questo. Ma vi è anche un altro importante
aspetto: il desiderio di non conformarsi a un mercato (quello dell'arte, per
intenderci) che quasi sempre inibisce la vera ricerca artistica. Fin dalla sua
nascita, a metà degli anni Sessanta, la mail art grazie soprattutto a Ray
Johnson, si è diffusa in tutto il mondo come vera e propria rete
internazionale, permettendo la libera circolazione di idee, arte e cultura
underground.
3 maggio - “Pronti, Postcrossing, via! Viaggiare senza viaggiare, con le cartoline”
Relatrice: una delle amministratrici del gruppo Facebook “Postcrossing in Italiano” Giulia Nicoli
Creato nel 2005 dal portoghese Paulo Magalhães, il fenomeno
digitale del postcrossing ora conta su 800mila persone in 207 Stati,
disponibili a spedire a sconosciuti (e ricevere) vere cartoline. Oltre 60 milioni
quelle che finora hanno raggiunto la meta.
10 maggio - “Festival delle lettere - Sedici anni di
emozioni (storia, progetti, format)”
Relatore: l’organizzatore Luca Carminati
Dal 2004 il “Festival delle lettere” ogni anno propone, tra
l’altro, un concorso dove i partecipanti devono scrivere una missiva cartacea
su un determinato argomento, coinvolgendo centinaia di persone, in particolare
donne e ragazzi. E permettendo di scoprire aspetti spesso nascosti e poco
evidenti. L’attuale filo conduttore è “Lettera alla scuola - Storie che si
incontrano al di là degli anni e delle generazioni”
17 maggio - “Azioni filateliche di contro spionaggio”
Relatore: l’autore del libro “Top secret - Asse vs
alleati” Giorgio Leandro
I francobolli non servono solo per pagare un servizio e le
cartoline non servono solo per inviare saluti: l’esempio della Seconda guerra
mondiale in cui anche francobolli e cartoline divennero vettori di propaganda
politica e bellica.
Il “Tavolo dei postali” nasce come idea nel 2018 e trova
come proponenti l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus,
l’Unione stampa filatelica italiana e il quotidiano on-line specializzato nel
settore postale “Vaccari news”.
Parte dalla constatazione che in Italia esistono diverse
realtà, pubbliche (come musei e comuni) o private (associazioni e singoli), che
fanno del settore postale un vettore d’arte, conservazione, cultura,
intrattenimento. L’idea era, ed è, metterle allo stesso tavolo (da qui
il nome), farle conoscere e interagire fra loro.
Un primo passo è stato l’incontro, a Prato, dell’11-12
ottobre 2019, partecipi diciotto realtà (nomi e interventi su https://www.usfi.eu/congressi/).
L’attuale serie di conferenze viene organizzata insieme a uno dei maggiori
partner, il Museo storico della comunicazione (ministero dello Sviluppo
economico) di Roma, in attesa di potersi ritrovare dal vivo (il prossimo
appuntamento, quando sarà possibile, è previsto a Trieste).
Ciascun incontro durerà all’incirca 60 minuti, di cui 30 di
relazione vera e propria (con l’ausilio di power point e/o video) e il resto
lasciato a domande e riflessioni.
Ospite degli incontri virtuali è lo stesso Museo storico
della comunicazione, che promuoverà il calendario nella sua rete e poi inserirà
le conseguenti registrazioni nella pagina Youtube del Polo culturale che fa
capo al Mise.
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