"FORME DEL DESIDERIO" - NADIA PRESOTTO E RENATO LUPARIA IN MOSTRA A ODERZO (TV)
CA’ LOZZIO INCONTRI – CENTRO CULTURALE
Via Maggiore 23
31046 PIAVON
DI ODERZO (TV)
Tel. 0422.752111
“FORME DEL DESIDERIO”
Artisti: RENATO LUPARIA e NADIA PRESOTTO
Dal 31 maggio
2015 - Inaugurazione ore 11.00
Al 28 giugno 2015
Apertura: venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle
24
Ingresso libero
Genere: Arte contemporanea
S’ inaugura domenica
31 maggio alle ore 11.00 la mostra “Forme del desiderio” con fotografie di Renato Luparia e acquarelli di Nadia Presotto (di origini opitergine), allestita nella suggestiva cornice di Ca’
Lozzio, in Piavon di Oderzo. E’ il 252°
incontro dell’ attiva Associazione Culturale Ca’ Lozzio Incontri e la mostra,
coordinata dall’ arch. Appoloni, sarà
presentata dalle prof.sse Alessandra
Santin e Lorena Gava.
I due artisti, coniugi, hanno
partecipato a numerose e importanti rassegne espositive in Italia e all’
estero, a fiere d’ arte e le loro opere
sono presenti in collezioni pubbliche e private e pubblicate in numerosi cataloghi.
Questo il testo critico
appositamente redatto da Alessandra Santin: “Renato Luparia e Nadia Presotto Forme
del desiderio. L’enigma delle Forme
del desiderio che caratterizza l’Occidente contemporaneo, si mostra
attraverso le fotografie di Renato Luparia e gli acquerelli di Nadia Presotto,
due artisti che dialogano mediante tecniche e stili diversi con l’uomo di oggi,
apparentemente destinato ad una vita in cui il consumo compulsivo azzera ogni
soddisfacimento, ogni approfondimento, ogni soggettiva via di espressione del proprio
piacere e della ricerca.
E’ l’arte a restituire a ciascun
uomo uno sguardo amante, libero da compiti, sedotto da luci e colori sempre
rinnovati, da forme e concetti ogni volta nuovi, personali, relativi,
contestualizzati.
Sono i campi privi di limiti,
invasi da nebbie vergini ad indicare un possibile cammino di conquista, nelle
opere fotografiche di Renato Luparia. Contro i frastuoni e le volgarità dei grandi
centri commerciali, degli svincoli autostradali all’ora di punta, dei campi
sportivi gremiti da folle urlanti, le campagne silenziose si mostrano in tutta
la loro enigmatica bellezza. È il silenzio la chiave di lettura e l’invocazione
che l’artista esprime con pochi rarissimi elementi, che affiorano dai bianchi
eterei.
Il Silenzio è il luogo in cui nasce la sua arte, che
va oltre il linguaggio del quotidiano per esplorare ed interpretare la realtà
desiderata e necessaria. Questo rende
esplicita la cifra poetica di Renato Luparia caratterizzata dal bisogno introspettivo,
che si rivela come contemplazione ed ascolto attraverso tutti i Sensi.
Lo stupore del poco, dell’indispensabile,
dell’armonia di alcune rare presenze ritmiche nel piano sequenza quasi
immobile, rende uniche e per certi aspetti assolute le fotografie in bianco e
“poco grigio”, che Renato Luparia realizza con cura e perizia di altri tempi.
Sono scatti meditati e rivisti in sede di stampa e
composizione successiva. La vicinanza alle dimensioni del segreto e del sacro
si basa sul grande potere dell’astrazione, capace di spogliare la Natura dai
suoi aspetti terreni, esaltandola come
pura costruzione formale.
L’artista osserva la realtà e ne estrae alcuni
elementi vitali: l’albero, le rive, le nevi e le nebbie, i fili d’erba. Ad essi
non si oppone; li ri-prende e li sottomette ad un processo di stilizzazione che
restituisce loro indipendenza, creando distanza e vuoto.
Nadia
Presotto
dialoga quasi con gli stessi elementi che apparentemente possono essere neutri,
ma attraverso le relazioni fatte di colore liquido, possono ancora rappresentare
dei valori.
Il tempo presente è una realtà per l’artista che
esiste come dato di fatto; decisivo è il modo in cui essa si mostra, si fa
valere, valore, volere. Si fa paesaggio della mente. Luogo visto attraverso
lenti dalle tinte tenui, soffuse, diafane, s-colorite dalle memorie storiche e
umane.
La forma non è mai l’obiettivo dei suoi lavori,
piuttosto è il risultato dell’azione poetica che Nadia Presotto realizza
d’istinto, senza l’ansia di giungere alla bellezza.
Nonostante l’artista aspiri ad essa, non si affida a
tecniche costruttive ma a gesti e fenomeni dettati dal caso e dal momento.
Essi le permettono di avvicinarsi in maniera elusiva
al concetto di semplicità, associato alla verità più nuda. Le sue opere
“semplici”, lungi dall’esaurirsi, con il passare del tempo acquistano sempre
più fascino e significato. La continuità con cui Nadia Presotto ci parla,
attraverso la scelta mai elementare di contatti tra liquidi di colore diverso,
crea relazioni mai stabilizzate nel tempo. Cresce e si crea il mondo complesso
della visione. La realtà negli acquerelli su carta non appare stabile perché
pulsa nel divenire, non cessa di vivere nel farsi paesaggio, nel realizzarsi in
opera d’arte.
I paesaggi lirici di Nadia Presotto ci riconducono
alle visioni dei luoghi dell’infanzia, ai suoi trascorsi nelle campagne venete,
agli spazi del gioco di allora, quando l’omissione degli elementi non necessari
era la regola. Ad essa l’artista si è attenuta, nell’espressione di un sentire
che va oltre l’opacità e l’impenetrabilità del ricordo, per farsi presente
“esatto”: prima ed unica regola della contemplazione. Alessandra Santin”.
Informazioni utili: “Forme del desiderio” di Renato
Luparia e Nadia Presotto – Ca’ Lozzio – Piavon di Oderzo (TV) – visitabile
venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 24 con ingresso libero. Per maggiori
informazioni tel. 0422.752111.
La Locandiba di Ca' Lozzio Incontri.Acquarello di Nadia Presotto
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page