giovedì 20 giugno 2019

Il testo critico di Marialuisa Sabato per Nadia Presotto


UN TESTO CRITICO DI MARIALUISA SABATO PER NADIA PRESOTTO

 
Appositamente scritto dall’ artista e scrittrice  barese Marialuisa  Sabato, il testo sarà esposto al Museo del Legno di Pettenasco (lago d’ Orta) in occasione della mostra ALBERI – per non dimenticare -giunta alla sua VIII edizione, curata da Aglaia, che inaugura sabato 22 giugno alle ore 18.  Il titolo dell’allestimento di questa edizione, Alberi – per non dimenticare, fa riferimento alla tempesta Vaia, che si è abbattuta nel Nord-Est dell’Italia tra il 27 e il 29 ottobre 2018, con venti oltre 200 km l'ora, ha provocato la distruzione completa di oltre 40.000 ettari di boschi. Gli alberi sono caduti come birilli su tutte le Dolomiti e sulle Alpi Centrali Lombarde e la stima complessiva di 14 milioni di piante  abbattute dalla furia dei venti. Questa “strage” ha compromesso l’equilibrio ecologico ed ambientale di vaste aree montane mettendone a rischio la stabilità idrogeologica. Gravissimi anche i danni nella “Foresta dei violini” di Stradivari della Val Saisera in Friuli Venezia Giulia.
La mostra sarà visitabile fino al 14 luglio 2019 da mercoledì a venerdì dalle 10 alle 12; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
Oltre a Nadia Presotto partecipano gli artisti: Giugi Bassani, Marita Cavaliere, Giovanni Crippa, Renato Luparia, Guido Montemartini e Sandra Vinotti.

Questo il testo di Marialuisa Sabato per Nadia Presotto:

Gli acquerelli “musicali” di Nadia Presotto

Acqua e colore si fondono, sgorgano dal pennello in un fluido andamento e impregnano la carta di morbida luce.
Gli acquerelli di Nadia Presotto “danzano” al suono delle vibrazioni cromatiche che, delicate e avvolgenti, non indugiano nella ricerca consueta delle forme, ma regalano sussulti di dolcezza nella leggiadria dei segni.

L’acquerello “Il bosco” è vera e propria musica per gli occhi, che vengono accarezzati dalla raffinatezza del gesto e dissetati dalla freschezza della composizione.
C’è contaminazione tra acqua e luce, così come tra terra e cielo.
Un cielo così limpido e chiaro che l’artista ha voluto dare soltanto l’idea dei rami degli alberi sottostanti, quasi completamente assorbiti dall’aria quieta che li circonda.

Nel “Bosco dei Violini” lo sconvolgimento che Madre Natura stessa produce sui suoi figli è rappresentato attraverso un gesto forte e disperato. Rami che perdono il loro naturale orientamento e si fondono l’un l’altro in un intreccio che pare un ultimo abbraccio, mentre riusciamo ad udire, nella tormenta,  un imponente concerto del quale avvertiamo il suono struggente e carico di terrore.

Attraverso i suoi lavori, onirici e delicati, Nadia Presotto sa mirabilmente trasmettere  la vera essenza degli elementi naturali.
I suoi tocchi di pennello mostrano ciò che è visibile agli occhi, attraverso il filtro vibrante della sua anima. Marialuisa Sabato.

 

 

 

 

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