Il testo critico di Marialuisa Sabato per Nadia Presotto
UN TESTO CRITICO DI
MARIALUISA SABATO PER NADIA PRESOTTO
Appositamente
scritto dall’ artista e scrittrice
barese Marialuisa Sabato, il testo sarà esposto al Museo
del Legno di Pettenasco (lago d’ Orta) in occasione della mostra ALBERI – per
non dimenticare -giunta alla sua VIII edizione, curata da Aglaia, che inaugura
sabato 22 giugno alle ore 18. Il titolo
dell’allestimento di questa edizione, Alberi – per non dimenticare, fa
riferimento alla tempesta Vaia, che si è abbattuta nel Nord-Est dell’Italia tra
il 27 e il 29 ottobre 2018, con venti oltre 200 km l'ora, ha provocato la
distruzione completa di oltre 40.000 ettari di boschi. Gli alberi sono caduti
come birilli su tutte le Dolomiti e sulle Alpi Centrali Lombarde e la stima
complessiva di 14 milioni di piante
abbattute dalla furia dei venti. Questa “strage” ha compromesso
l’equilibrio ecologico ed ambientale di vaste aree montane mettendone a rischio
la stabilità idrogeologica. Gravissimi anche i danni nella “Foresta dei
violini” di Stradivari della Val Saisera in Friuli Venezia Giulia.
La
mostra sarà visitabile fino al 14 luglio 2019 da mercoledì a venerdì dalle 10
alle 12; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.Oltre a Nadia Presotto partecipano gli artisti: Giugi Bassani, Marita Cavaliere, Giovanni Crippa, Renato Luparia, Guido Montemartini e Sandra Vinotti.
Questo
il testo di Marialuisa Sabato per Nadia Presotto:
Gli
acquerelli “musicali” di Nadia Presotto
Acqua
e colore si fondono, sgorgano dal pennello in un fluido andamento e impregnano
la carta di morbida luce.
Gli
acquerelli di Nadia Presotto “danzano” al suono delle vibrazioni cromatiche
che, delicate e avvolgenti, non indugiano nella ricerca consueta delle forme,
ma regalano sussulti di dolcezza nella leggiadria dei segni.
L’acquerello
“Il bosco” è vera e propria musica per gli occhi, che vengono
accarezzati dalla raffinatezza del gesto e dissetati dalla freschezza della
composizione.
C’è
contaminazione tra acqua e luce, così come tra terra e cielo. Un cielo così limpido e chiaro che l’artista ha voluto dare soltanto l’idea dei rami degli alberi sottostanti, quasi completamente assorbiti dall’aria quieta che li circonda.
Nel
“Bosco dei Violini” lo sconvolgimento che Madre Natura stessa produce
sui suoi figli è rappresentato attraverso un gesto forte e disperato. Rami che
perdono il loro naturale orientamento e si fondono l’un l’altro in un intreccio
che pare un ultimo abbraccio, mentre riusciamo ad udire, nella tormenta, un imponente concerto del quale avvertiamo il
suono struggente e carico di terrore.
Attraverso
i suoi lavori, onirici e delicati, Nadia Presotto sa mirabilmente
trasmettere la vera essenza degli
elementi naturali.
I
suoi tocchi di pennello mostrano ciò che è visibile agli occhi, attraverso il
filtro vibrante della sua anima. Marialuisa Sabato.
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