domenica 9 giugno 2019

Mostra alle Cantine Conti di Maggiora


MOSTRA COLLETTIVA ALLE CANTINE CONTI

 

TITOLO: PRIGIONIERA DELLA VITA – OMAGGIO A ALDA MERINI

OPERE DI: Giugi Bassani, Marita Cavaliere, Giovanni Crippa, Alessandro Giozza, Michela Mirici Cappa, Ornella Pelfini, Giorgio Talgio, Sandra Vinotti

A CURA DI: Aglaia Arts and Crafts – Arti Visive Granerolo

LUOGO: Cantine del Castello Conti, Via Borgomanero 15; Maggiora (NO)

PERIODO: 15 giugno – 14 luglio 2019

INAUGURAZIONE: sabato 15 giugno ore 17.30.

ORARI: da lunedì a sabato 10 - 12.00; 15.00 – 18.00

INFORMAZIONI: 0322 87187   laboratorigranerolo@lagodorta.net

 

Sabato 15 giugno, alle ore 17.30, presso le Cantine Conti di Maggiora, si inaugurerà la collettiva: prigioniera della vita – omaggio a Alda Merini, con opere di: Giugi Bassani, Marita Cavaliere, Giovanni Crippa, Alessandro Giozza, Michela Mirici Cappa, Ornella Pelfini, Giorgio Talgio, Sandra Vinotti. 

Interverrà Marco Conti, poeta e scrittore, che parlerà del suo incontro con Alda Merini, ben descritto nel racconto "Pane e Poesia". Al termine seguirà la degustazione dei vini, accompagnati dai pani di Fabio Lodigiani che racconterà la storia di Casa Monachedella peculiarità nella scelta degli ingredienti, nelle lunghe lievitazioni e nell'assenza di additivi.

La collettiva, frutto della collaborazione pluriennale tra il Comitato Arti Visive Granerolo e il Castello Conti, presentata lo scorso anno alla galleria Aglaia di Omegna, approda nel suggestivo spazio delle cantine del castello, a Maggiora.

L’idea di questa mostra nasce come omaggio a un’artista dalla personalità dirompente, dall’ indubbio genio poetico, dalla vita complicata a causa di disturbi psichiatrici che le procurarono frequenti ricoveri ospedalieri. Alda Merini è stata una figura di rilievo nella scena letteraria italiana e ha collaborato con artisti del nostro tempo, pubblicando numerose raccolte di poesie che le hanno valso molti riconoscimenti e la candidatura al premio Nobel. Famosi anche i suoi innumerevoli aforismi, che denotano acutezza di giudizio e penetranti tocchi ironici.

“Questa è la lezione di vita che attraverso i suoi scritti la Merini ha lasciato a tutti noi: la vita non è un percorso facile, in particolar modo per gli esseri molto sensibili. Ma merita di essere vissuta anche quando il dolore dell’anima urla senza sosta e sembra non aver mai fine. Anche quando ci sentiamo, o siamo veramente troppo diversi dal mondo intorno a noi, la nostra vita può donare qualcosa di immenso. Spirito inquieto e dolente, la sua poesia assurge a simbolo degli emarginati e dei vinti dalla vita, pur lasciando spazio ad una grande speranza di cui è la sua stessa vita una significativa testimonianza del riuscire a combattere la propria fragilità e tramutarla in forza nonostante tutte le avversità che incontrerà nella vita.”

Gli artisti che partecipano a questa collettiva hanno scelto un testo della poetessa e lo hanno interpretato nelle loro opere, liberamente, seguendo la suggestione da esso scaturita. Le diverse fasi del percorso letterario della poetessa si snodano in un racconto per immagini che racchiude nel titolo, emblematico della sua personalità, un nodo cruciale del suo essere un animo libero e sensibile assoggettato alle catene della vita.

 

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