Presentazione primo evento Biennale Omnia
SABATO
16 NOVEMBRE IL PRIMO EVENTO ARTISTICO DELLA BIENNALE DI ALESSANDRIA
E’ stata presentato mercoledì 13 novembre, presso la
Camera di Commercio di Alessandria, iL primo evento collaterale alla Biennale
Omnia “In the matter of color-
Addamiano, Biasi, Pinelli, Simeti”, da Fabrizio Priano, Presidente dell’
Associazione LiberaMente - Laboratorio
di idee che organizza in collaborazione
con la Camera di Commercio, la Biennale d’ Arte. L’ evento che inaugura sabato
16 novembre alle ore 17 presso Palazzo Monferrato è curato da Matteo Galbiati,
in collaborazione con Dep Art Gallery di Milano, Whitestone Gallery, di Honf
Kong, Taipei, Tokio e Karuizawa, con i patrocini del Comune e della Provincia di Alesandria.
Fabrizio
Priano
Presidente dell’Associazione commenta:
“La
terza edizione della Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA, che sta per
iniziare, vuole avere un carattere sempre più internazionale pur mantenendo il
suo forte legame con il territorio, collegandosi peraltro con artisti
provenienti da altre Regioni d’Italia, attraverso un ricco percorso di quattro
mostre che terminerà in primavera. Siamo orgogliosi di introdurre Alessandria
nel circuito internazionale dell’Arte e di permettere, soprattutto agli
alessandrini, di usufruirne gratuitamente. I più sentiti ringraziamenti al
curatore della manifestazione Matteo Galbiati per la sua grande
competenza e professionalità e alla Camera di Commercio di Alessandria
per la preziosa collaborazione”.
Come
da prassi ormai consolidata, la Biennale
d’Arte di Alessandria OMNIA – prima di svelare i contenuti della sua grande
mostra – anticipa la sua terza edizione attraverso un fitto calendario di
appuntamenti e di incontri che, quest’anno, si preannuncia fin da subito ricco
di significativa rilevanza culturale e artistica.
Il
primo di questi eventi collaterali è la mostra In the matter of color.
Addamiano, Biasi, Pinelli, Simeti che ha per protagonisti quattro
tra i più importanti artisti italiani contemporanei.
Rosso.
Bianco. Giallo. Blu. Sono i quattro colori principali che attraversano le
differenti esperienze artistiche di questi maestri, protagonisti dell'arte
contemporanea italiana e internazionale, che dopo l'anteprima assoluta tenutasi
lo scorso anno presso la Whitestone Gallery, nelle prestigiose sedi di Taipei
ed Hong Kong, si ritrovano in un inedito nuovo capitolo della mostra
intitolata In the matter of color.
Presso
le sale di Palazzo del Monferrato, con un progetto originale della Dep
Art Gallery di Milano pensato e definito con Matteo Galbiati, unisce
i capolavori di Natale Addamiano (1943), Alberto Biasi (1937), Pino
Pinelli (1938), Turi Simeti (1929).
Il
colore, infatti, inteso e dichiarato attraverso le sue consistenze, i suoi
spessori, la sua malleabile duttilità espressiva, resta il tema cruciale che si
sviluppa, sempre con una diversa attitudine, ispirazione e temperamento, nelle
interpretazioni agite dalle rispettive ricerche, ormai consolidate e
storicizzate, di Addamiano, Biasi, Pinelli e Simeti, artisti che non hanno mai
rinunciato a ricorrere a questo elemento quale entità e soggetto identitario e
primario del loro fare. Essere dentro e dietro la materia, lo spessore, il
fatto determinato dalla concretezza del colore è il tracciato per rivendicare
un ideale itinerario artistico nell'arte italiana dagli anni Sessanta a noi, di
cui questi autori sono imprescindibili punti di riferimento.
La
loro pratica, "diversamente" pittorica, ha conquistato nel tempo
un'affermazione dettata dalla profonda attitudine all'analisi del colore che si
interpreta e traduce, nelle loro opere, come agente attivo e dinamico di senso,
instancabile motore di immagini, di idee, di tensioni e percezioni che
movimentano, in modo fattivo e prorompente, lo spessore e la fisicità del
supporto concreto su cui o da cui si origina.
Il
colore si muove sulla tela, la scalfisce, la solca, la supera fino a frangerla
e a determinarne un altro valore iconico che, senza tradire la consapevolezza
di una storia trascorsa, abbandona ogni certo accademismo per proiettarsi in
un'autonoma indipendenza che legge e rinnova la propria contemporaneità
temporale.
Concreta
e frantumata, monocroma o vibrante, ottica e suggestiva, ispessita e dispersa,
la materia cromatica conduce a quattro considerazioni che, attraversando le
loro storie personali e incrociando le vicende e gli accadimenti
artistico-culturali della seconda metà del Novecento, proiettano la loro
riflessione, e le conseguenti estetiche, nella piena attualità del nostro
tempo, segno di un lavoro instancabile che ancora prosegue oggi e ancora molto
ha da raccontare e da dire.
Le
sale di Palazzo del Monferrato vivranno per aree cromatiche e zone tipologiche
distinte e, percorrendo una sequenza che
isola colori e ricerche, vengono posti in relazione i capolavori in mostra,
così da generare, grazie anche a questo allestimento appositamente studiato per
questo luogo, nuovi confronti, promotori di possibili nuovi altri dialoghi e
reciprocità, nonostante le differenze evidenti che intercorrono tra le loro
opere.
Di
Natale Addamiano I cieli stellati – serie di opere che
rappresenta l'epicentro e l'orizzonte del suo immaginario – raccontano la sua
passione per una pittura tradizionalmente intesa ed espressa, foriera di un
romanticismo lirico e profondo, capace di oltrepassare i limiti stessi del paesaggio
che provano a pronunciare.
L'infinito
del cielo notturno diventa pretesto per animare intensità e frequenze che
vivificano il colore in innumerevoli possibilità di lettura. Luce e atmosfere,
nuvole e galassie, superano la loro stessa rappresentazione e diventano uno
schermo di suggestione vivace, non solo per l'occhio, ma anche per l'anima. La
poesia ripetuta di Addamiano ripristina un patto di leggibilità con l'opera
pittorica offerto allo sguardo dello spettatore che, disabituato dal clamore di
certe proposte attuali dell'arte, in lui ritrova la forza immaginativa ed
evocativa di una pittura che, senza essere accademica, rinnova la propria
tradizionale attualità.
Il
racconto artistico di Alberto Biasi inizia nel 1959 con la fondazione
del Gruppo Enne (di cui fa parte fino al 1967), esperienza che lo porta ad
essere uno dei protagonisti delle "Nuove Tendenze" dell'arte italiana
nel novero di quel contesto definito come Arte Programmata. Le sue opere, in
questo senso, si orientano ad una relazione stretta con lo spettatore che in
essa rivela un processo di interazione attiva, dinamica e rinnovata nel tempo e
nelle diverse circostanze della visione. Percezioni e movimenti, alterazioni o
mutazioni, apparenti o virtuali, agiscono come elementi innovativi tesi ad
agire sulla struttura stessa dell'opera che muta sempre la propria istanza
fisica e intuitiva. Luce, colore, materiali innovativi, dimensione oggettuale,
incidenza fisica, alterazione strutturale e visiva, meccanica costruttiva,
tensioni e torsioni sono alcuni degli elementi che attraversano la prolifica e
diversificata produzione creativa di questo autore capace di rivoluzionare
sempre gli assunti e le categorie del proprio pensiero.
Istanze
pittoriche che vengono identificate nell'ambito della Pittura Analitica. Le sue
interrogazioni lo hanno portato a indagare lo status del colore quale
strumento principale e concreto del fare pittura. Superata la dimensione
canonica del dipinto e il rigore di una geometria strutturata, fin dalla fine
degli anni Settanta, la sua materia cromatica ha saputo evolversi in atto
concreto, disseminato e agito nell'ambiente, dove il gesto e il segno
identificano le tensioni primarie dell'artista.
Le
sue pitture assumono forme, rugosità e tattilità di elementi che evidenziano
macroscopicamente quella sensibilità che si manifesta nel derma del colore
stesso. Nel micro della sua essenza nascosta, in lui deflagra all'estrema
conseguenza l'atto, grandioso, eroico, perfino quasi disperato, di rompere e
vincere l'unita del "quadro". Quadro non più sussistente e necessario
per identificare il dipingere dell'artista, la cui autonomia si evince
attraverso l'esperienza sensibile di una moltiplicazione di segni primari
(rinnovati nei diversi colori) che portano la pittura a vivere ed accertarsi
nel legame con l'ambiente e lo spazio che la riceve.
Il
valore della pittura di Turi Simeti – che esordisce nel 1965 nella
collettiva Zero Avantgarde nello studio milanese di Lucio Fontana – sta
nell'aver eletto un elemento primario a segno moltiplicatore della sua azione
artistica, salvaguardando l'identità della sua personale intuizione analitica.
L'ovale si pone, infatti, come cellula identificativa del suo essere che,
legata indissolubilmente alla riconoscibilità diretta dell'autore, si rende capace
di rinnovare, in una ripetuta e differente prassi costante, la leggibilità
assoluta della superficie quale luogo dell'accadere della forma-concetto del
dipingere.
Anche
in lui si definisce l'azione pittorica come fatto concreto che porta l'assoluto
silenzio di stesure monocrome ad incontrare il valore e il senso della fisicità
oggettuale non solo intuita e lambita concettualmente, ma vissuta con ritmo
sulla pelle stessa del dipinto.
La
tensione della tela si anima nell'estroflessione – che troviamo in altre,
diverse, ricerche di artisti della sua generazione – secondo una pratica che
traccia, nel rilievo della superficie, tutta la complessa struttura di
relazioni, costruzioni e forze energetiche che agiscono sotto e dietro ad essa.
Nei
quattro artisti si possono seguire percorsi autonomi che portano a definire un
ideale riassunto di quella vivificante stagione che, nell'Italia del Secondo
Dopoguerra, ha affermato l'eccellenza di ricerche, le quali non si sono
limitate ad esprimere il valore di estetiche artistiche, ma hanno anche colto
la testimonianza di artisti pensatori, veri poeti, rivoluzionari e attenti
recettori dei sentori del proprio tempo. Sono quattro maestri, instancabili
narratori, la cui visione prosegue ancor oggi e, in questa mostra, si ha modo
di cogliere un importante momento di raffronto e dialogo attraverso un nucleo
importante di capolavori attentamente selezionati.
La
mostra è una preziosa occasione per poter osservare, dopo le precedenti due
tappe in estremo Oriente della mostra, l'incisività dei loro racconti che,
senza essersi ancora esauriti, sono la miglior attestazione di quell'esperienza
dettata da una storia e da una tradizione che ha, in loro, le sue radici in un
passato mai rinnegato e sempre tenuto come modello per determinare,
nell'attualità del presente, il valore massimo di un'innovazione che guarda
sempre al futuro. Dentro e dietro la materia del colore.
Questa
esposizione è stata realizzata grazie al supporto logistico e di allestimento
di Artbus
La
mostra, visitabile fino al 5 gennaio 2020 rientra negli eventi collaterali
della Biennale d'Arte di Alessandria OMNIA III Edizione 2019 – 2020
organizzata da Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee
Calendario:
16
novembre 2019 – 5 gennaio 2020 IN THE MATTER OF COLOR
11
gennaio – 2 febbraio 2020 SANDI RENKO
8
febbraio – 2 marzo 2020 PAOLO MASI
7 marzo – 5 aprile 2020
BIENNALE D'ARTE DI ALESSANDRIA OMNIA III Edizione 2019 – 2020
SCHEDA
TECNICA
Titolo:
In
the matter of color. Addamiano, Biasi, Pinelli, Simeti
Periodo:
16
novembre 2019 – 5 gennaio 2020
Inaugurazione
sabato 16 novembre 2019 ore 17.00
Artisti:
Natale
Addamiano, Alberto Biasi, Pino Pinelli, Turi Simeti
A
cura di:
Matteo
Galbiati
Organizzazione:
Associazione
Libera Mente Laboratorio di Idee, Alessandria
con
Camera
di Commercio di Alessandria
Dep
Art Gallery, Milano
Coordinamento:
Fabrizio
Priano (presidente Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee)
Francesca
Parrilla (coordinatore generale Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee)
Antonio Addamiano, Amanda Nicoli,
Valentina Mango, Valentina Tarquini, Alessandra Stefanini (Dep Art Gallery)
Con
il patrocinio di:
Provincia
di Alessandria
Comune
di Alessandria
Camera
di Commercio di Alessandria
Logistica
e allestimento:
Artbus
Sede:
Palazzo
Monferrato
via
S. Lorenzo 21, Alessandria
Orari:
venerdì
ore 16.00-19.00; sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 16.00-19.00; chiuso da
lunedì a giovedì
Ingresso
libero
Info:
Palazzo
del Monferrato
+39
0131 313400
info@palazzomonferrato.it
www.palazzomonferrato.it
Info
e materiali stampa:
Francesca
Parrilla
+39 338 4602521
francescaparrilla15@gmail.com
Dep Art Gallery
+39
02 36535620
ufficiostampa@depart.it
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