INAUGURATA MOSTRA "CONTAMINANDO" A ROMAGNANO SESIA
INAUGURATA
“CONTAMINANDO” A ROMAGNANO SESIA
Villa Caccia, sede del Museo Etnografico
Romagnano
Sesia – E’ stata inaugurata sabato 11 luglio, con il
piacere della buona musica, la mostra d’ arte contemporanea “Contaminando”
allestita presso il Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia all’ interno
della splendida Villa Caccia, opera dell’ Antonellli.
Organizzata da Ambre Italia Group e curata dalla
critica d’ arte Federica Mingozzi,
la rassegna presenta negli spazi del Museo l’ opera di riuso di Maria Capellini, che sottolinea le
radici dell’ artista; la stampa fotografica di Paola Casulli, un ritratto che racconta la geografia del mondo; i
ricordi, quelli belli di Eugenio Cerrato;
le forme erranti di Albina Dealessi;
l’ assemblaggio al tombolo di Anna Galli;
un lungo viaggio su tela di Michelle
Hold; le eleganti opere di Cate Maggia impreziosite da un filo d’ oro; Aldo Claudio Medorini con “Alla ricerca di Itaca”, sintesi di un
viaggio mentre Walter Passarella
ricorda nella sua opera il momento in cui si è affacciato alla vita adulta. La
fotografia del passato di Anna Maria
Raimo lascia viva l’ impressione del punto di partenza da Salerno allo
struggente desiderio di ritorno. Ed infine Nadia
Presotto che come scrive Federica Mingozzi “ I suoi collages realizzati su
tele ad olio sono un vivido riutilizzo delle “Tele della nonna”, che ha lo
scopo di riattivare i ricordi nel presente, per proteggerli dal corrosivo oblio
del tempo. Uno guardo velato di dolce malinconia, che la proietta nella
dimensione famigliare in cui è cresciuta e che l’ ha portata ad essere ciò che
è: una donna coraggiosa e forte, che dal passato sa cogliere le suggestioni per
un vivo presente”.
Cate Maggia e Federica Mingozzi con alcune artiste
L’
allestimento perfetto rende la mostra molto suggestiva, ogni opera ha trovato
la sua giusta collocazione negli spazi del Museo Etnografico, naturalmente testimoniata dagli oggetti con
l’arte contemporanea, per sua natura in continua evoluzione. Gli artisti hanno
esposto opere destinate a diventare “memoria
etnografica”, nella accezione più pura di “descrizione di un popolo”, perché
solo attraverso la memoria si può guardare a ciò che c’è oltre.
Sala del telaio
Accompagna
la mostra il catalogo d’ arte.
La mostra allestita all’ interno del Museo Etnografico è visitabile fino al 2 agosto 2020
il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
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