Nadia Presotto
Pubblicazione e diffusione Arte, Natura e Cultura.
domenica 23 agosto 2015
mercoledì 19 agosto 2015
La biologa Simona Martinotti al meeting dei Nobel a Lindau
LA BIOLOGA SIMONA MARTINOTTI AL
MEETING DEI PREMI NOBEL A LINDAU
Oltre 22.000
candidati, 650 selezionati.
La dottoressa Simona Martinotti è stata tra
i giovani scienziati che hanno preso parte alla 65esima edizione del Lindau
Nobel Laureate Meeting a fine giugno 2015.
Tenutisi per la prima volta nel 1951, i
meeting di Lindau – cittadina bavarese sul lago di Costanza, nella Germania
meridionale – sono divenuti un appuntamento culturale unico durante il quale si
instaura un dialogo stimolante tra diverse generazioni di scienziati. Giovani
laureati e ricercatori che si sono già distinti per le proprie capacità possono
confrontarsi con premi Nobel e studiosi eminenti, partecipando a convegni e
seminari relativi a ogni ambito del sapere scientifico e umanistico.
Il comitato organizzatore del Meeting ha
selezionato 650 giovani promesse della ricerca provenienti da 66 diversi Paesi
dei cinque continenti e ha dato loro la possibilità di incontrare e interagire
con 65 Premi Nobel.
Il meeting di Lindau rappresenta per i
giovani ricercatori un grande laboratorio, un eccezionale incubatore,
concentrato in un fitto programma di eventi in pochi giorni dai quali
raccogliere l’esperienza, personale e tecnica, trasmessa dai Premi Nobel di
tutto il mondo che, in linea con il motto dell’evento: "educate, inspire
and connect", si pongono a disposizione della collettività per formare
giovani ricercatori di talento in grado di contribuire in modo consistente al
progresso scientifico.
La mia amica Simona è nata a Casale
Monferrato e dopo il diploma come Perito Chimico Industriale all’ITIS A.
Sobrero di Casale Monferrato, si è laureata in Biologia e in Scienze Biologiche
Applicate con il massimo dei voti. Ha poi iniziato il corso di Dottorato in
Scienze Ambientali (Acque Interne e Agrosistemi) presso il DiSIT, e lo ha
terminato nel 2012 discutendo poi la Tesi dal titolo “Active nutrients and drug: building a new synergistic approach in
mesothelioma therapy”.
Dal 2012 è post-doc presso il Dipartimento
di Scienze e Innovazione Tecnologica (DiSIT) di Alessandria dell’Università del
Piemonte Orientale. Nel 2013, Simona ha
vinto il Lush Prize Award, ambito
premio internazionale dedicato alla ricerca nel campo dei test alternativi
promosso da Lush e Ethical Consumer. Nel 2014, ha costituito con il Dr. Elia
Ranzato e l’Ing. Marco Caneva, il Caffè Scienza Alessandria, presso
l’Associazione Cultura e Sviluppo. Uno spazio dove parlare e discutere di
scienza con i "non addetti ai lavori", aspetto molto importante del
lavoro di uno scienziato.
Oltre ad essere una giovane ricercatrice, è
anche una giovane donna che ama cucinare e preparare dolci, e ama dedicare
parte del suo tempo agli altri, è infatti Volontaria della Croce Rossa Italiana
presso il Comitato di Casale Monferrato.
Ma cosa è stato per te Lindau?
E’
stata – ci risponde Simona - una
settimana per sentirmi entusiasta di ciò che ogni giorno faccio e per
sincerarmi che la strada della ricerca, per quanto difficile e perigliosa, sia
la mia strada.
Ho
cercato di accumulare più esperienze e contatti possibili in questa settimana –
aggiunge con il suo solito entusiasmo Simona – Tra le altre cose, ho raccolto anche i consigli dei Premi Nobel.
Alcuni, come: “Lavora su qualcosa che ti entusiasma e non seguire la corrente”
oppure “credici ma scegli i tuoi obiettivi e resta sempre critico” sono stati
esposti con la dolcezza e la saggezza dei nonni. Ma anche “chi mai sbaglia, mai
potrà giungere a importanti scoperte” è un importante ammonimento.
C’è poi il
contatto diretto con i Premi Nobel che oltre ad essere dei “miti” nella scienza
sono persone in tutta la loro umiltà, simpatia e calore umano, che li pone in
atteggiamento di ascolto prima ancora che in quello di “insegnanti”.
Sono
arrivata - prosegue
nella chiacchierata Simona - a Lindau con
molte domande e mille dubbi. Tra questi, uno in particolare aveva la priorità:
come affrontare gli inevitabili e numerosi “fallimenti” nella ricerca
scientifica. Forse non ho ricavato la risposta completa o una ricetta
universale, ma ho acquisito una consapevolezza, condivisa con tutti gli altri
giovani che erano presenti. L’unico modo è non perdere la fiducia in se stessi,
insistere, amare il proprio lavoro.
Grazie poi
alla disponibilità di diversi premi Nobel, tra cui il prof. Carlo Rubbia, ho
chiesto loro e registrato alcuni messaggi di incoraggiamento e di impegno per i
miei studenti.
L’esperienza
più rilevante comunque emersa dal ritrovo con i Premi Nobel è stata la loro
capacità di contagiare i giovani con la loro grande passione per la ricerca
scientifica, perché senza passione la ricerca scientifica è un campo
impossibile. Credo che due siano le parole chiave da tenere in mente per poter
intraprendere la carriera scientifica: passione e voglia di lavorare senza
fermarsi al primo ostacolo, al primo esperimento non riuscito o al primo
risultato inaspettato.
Quale Premio
Nobel ti ha colpito di più?
Tutti
i Nobel Laureates con cui ho avuto il piacere di interagire sono stati molto
appassionanti, ma ho conservato un ricordo speciale della professoressa Ada
Yonath, premio Nobel per la Chimica nel 2009. La professoressa Yonath ci ha
raccontato come dopo aver svolto vari lavori per aiutare la madre a mantenere
la famiglia e dopo aver svolto il servizio militare (è nata a Gerusalemme) ha
perseguito con caparbietà il suo percorso nella scienza, conciliando vita
lavorativa e vita familiare
La prof.ssa
Yonath, alla fine della sua lectio, dopo aver mostrato una bellissima torta
fatta da una ricercatrice del suo laboratorio e aver parlato di sua figlia e
della nipotina, ha concluso dicendo "…and remember: you can be a good
mother, a good cake-maker and also a good scientist!"
Come ti è sembrata la cittadina di Lindau?
Lindau
– ci racconta Simona - si trova sulla
sponda destra del Lago di Costanza (Bodensee), è vicina al confine con
l’Austria e la Svizzera ed è circondata dalle montagne. Il suo centro storico
medioevale è situato su un’isoletta sul lago di Costanza ed è collegato alla
terraferma da un ponte ferroviario e stradale.
Uscita dal
treno, la prima sensazione che ho provato è quella di essere in un favola, una
favola di quelle con i principi e le principesse.
L’atmosfera
elegante e signorile è la caratteristica che contraddistingue Lindau.
Due passi
dalla stazione ferroviaria, il modo più semplice per arrivare a Lindau, e ci si
trova direttamente nel porto, in passato era uno dei più importanti della
Baviera come testimonia la statua del leone, simbolo della forza bavarese e il
Mangturm, antico faro.
Poi si
prende la via principale del centro storico ovvero la Maximilianstraße, lungo
la quale si trovano molti negozi e case del ‘500 dai variopinti colori.
Maestoso
nella sua fierezza e nella sua decorazione, si erge sulla Maximilianstraße,
l’Alte Rathaus: ovvero il vecchio municipio che fu eretto tra il 1422 e il 1436
in stile gotico.
Cuore
della città invece è la Marktplatz dove si trova la fontana di Nettuno
costruita nel 1840. Sulla Markplatz si affacciano due chiese una accanto
all’altra, quella cattolica Unserer Lieben Frau dedicata alla Madonna e la
chiesa evangelica di St. Stephan.
Di Lindau
però mi ha colpito in particolare il suo Museo. E’ situato in Marktplatz, nella
“Haus zum Cavazzen”. E’ un palazzo in stile barocco, con al piano terra una
mostra temporanea dedicata a Nolde, mentre ai piani superiori raccoglie mobili,
dipinti, sculture, oggetti in argento, in vetro ed in ceramica di diversi
periodi storici. Inoltre si trovano giocattoli antichi e una famosa collezione
di strumenti musicali antichi.
Quale esperienza hai tratto dal Meeting di
Lindau?
Ho portato
a casa con me tutte le emozioni che ho vissuto in questa settimana. Tutte le
mille sfumature, vissute con chi mi è stato vicino, di questa grande
opportunità, dalle prime più difficili a quelle più positive alla fine.
E come
dice Bob Dylan "abbi cura dei tuoi ricordi, perché non puoi viverli di
nuovo", ne farò tesoro e farò tesoro di questa opportunità, soprattutto
come una fonte di ispirazione e forza quando ne avrò bisogno per scegliere il
mio posto e il mio percorso, nella vita, e per cercare di diventare una buona scienziata.
La dr.ssa Simona Martinotti
mercoledì 12 agosto 2015
Nello studio dell' artista Augusta Bariona
NELLO
STUDIO DELL’ ARTISTA AUGUSTA BARIONA
Nadia
Presotto Luparia
Rosasco
(PV) – In un soleggiato pomeriggio di agosto attraversiamo
la pianura disegnata a quadretti ancora verdi delle risaie, una cappella
cintata di bianco, un pilone votivo all’ incrocio, gli anziani sulla panchina
nel viale alberato – scorrerà a fiumi la loro saggezza, ne sono certa - e poco
dopo ammiriamo affascinati “Pioggia di stelle”, la grande opera realizzata sul
muro esterno della casa-studio dell’ artista Augusta Bariona, nel centro di
Rosasco.
L’ opera, realizzata
nel 2012 rappresenta il cielo stellato del 14 febbraio, giorno di San
Valentino, patrono di Rosasco e giorno degli innamorati. Sul blu della notte, intorno
alla galassia brillano le stelle e le costellazioni; la grande opera,
realizzata da Augusta Bariona e Francesco Contiero, è un lavoro di pittura e
scultura lungo 9 metri per 3.70 di altezza. Per la base l’ artista Augusta
Bariona ha utilizzato un colore blu, scuro come la notte profonda, scrive in
catalogo, per sostenere la luce di una galassia estesa, una miriade di stelle,
più di seicento, e le costellazioni importanti per gli autori e per il terso
cielo di febbraio. Un lavoro impegnativo che ha richiesto tempo e impegno ma
che ora tutti possono ammirare nel paese di Rosasco.
Ma ecco l’ incontro con
Augusta che ci invita a varcare il grande portone e sostare nella corte della
sua casa, tra l’ aiuola degli aromi, sotto la finestra della cucina, due
piccoli e curati spazi verdi e l’ azzurra piscina. Momenti piacevoli per
parlare d’ arte, ai quali sembra partecipare anche il suo grande gatto, ma il mio sguardo corre impaziente alla scala
in metallo che conduce al grande studio. E’ qui che nascono le opere di Augusta
e l’ ultimo suo progetto sui Fiori di Bach è veramente notevole: 38 grandi tele,
ognuna di esse rappresenta un Fiore di Bach, realizzate con la sua particolare tecnica a veline
colorate e resine, cattura immediatamente la mia attenzione ma, ancora di più
il quaderno del progetto, una vera e propria opera d’ arte, sul quale, con
matite colorate e acquarelli, appunti a matita, l’ artista ha preparato le
opere su tela. Anche questo un lavoro lungo, con il quale Augusta Bariona ha
interpretato ogni fiore attraverso la sua forma, il suo colore e la sua
vibrazione, che lo racconta più vicino ad un tipo di emozione che ad un’ altra.
Il progetto è accompagnato da una pubblicazione, realizzata e curata dall’
artista che, tra l’ altro, è anche una brava fotografa.
Mi perdo tra veline,
colori e pennelli mentre osservo acquarelli, sculture, piccoli lavori e grandi
tele con i bordi in alluminio; anche questi sono realizzati a mano dall’
artista; lo spazio è luminoso, dalla trave centrale scendono le ghirlande
realizzate tagliando le sue opere e inserendo oggetti, già esposte in una importante mostra personale
al Castello di Casale Monferrato nell’ autunno 2013, accompagnata dal catalogo
di Verso l’ Arte Edizioni. Piccoli e curiosi oggetti che sono opere d’ arte, le
veline pronte per l’ uso…questo è il luogo dove
Augusta Bariona crea le sue opere.
L’ artista nasce a
Milano; la famiglia le trasmette l’ amore per l’arte. Dopo gli studi in
filosofia e comunicazione, negli anni ottanta riprende la pittura, cui si è
sempre dedicata. Nel 1991, dopo un incidente stradale, comincia un percorso di
ricerca spirituale, studia il pensiero Steineriano, la pedagogia e l’
antroposofia. Frequenta e termina con successo l’ Accademia San Luca di Belle
Arti di Milano ed inizia ad esporre in mostre personali (Camogli e Vercelli
alla Casa d’ Arte) e collettive. Tra queste “Stemperando” curata da Verso l’ Arte e mi
piace ricordare “Fil rouge” del 2007 alla Casa d’ Arte di Vercelli, alla quale
ho partecipato anch’io.
Nel 2008 pubblica, con
Donata Rudelli “ Lavoroscopo, Guida Galattica di Astrologia Aziendale” e nel
2010 un libro di poesie, “Ipotesi arruffate”, al quale segue “Ipotesi”. Oltre
alla scrittura e la poesia, altra sua passione è la scultura; le sue opere sono
ben ambientate nella corte della sua casa-studio, che una perfetta
ristrutturazione ed un personale e prezioso arredo la rendono particolarmente
accogliente.
mercoledì 5 agosto 2015
M.A.C. 2015 A LU MONFERRATO (AL)
IN PREPARAZIONE LA VII EDIZIONE DELLA
MAC A LU
Mostra Arte Contemporanea allo Spazio La
Nisolina
LU Monferrato - Domenica 13 settembre,
alle ore 11.00 s’ inaugura
la 7° edizione della M.A.C.
- Mostra d’ Arte Contemporanea – curata
da Nadia Presotto, allestita presso lo Spazio La Nisolina di via Mameli 63 in
Lu, con le opere degli artisti: Maria Giulia Alemanno, Alberto Boschi, Gastone
Cecconello, Paola Cenedese, Albina Dealessi, Antonio De Luca, Renato Luparia,
Nadia Presotto, Renzo Rolando.
Maria Giulia Alemanno, Formatasi alla scuola del maestro Francesco
Tabusso, di cui è stata a lungo collaboratrice, Maria Giulia Alemanno è, oltre
che artista, critico d'arte e giornalista. Ha esposto in mostre personali e
collettive in Italia e all’ estero. Vive e lavora tra Torino e Crescentino.
Alberto Boschi, ospite d’ onore di questa edizione; incisione e
pittura sono le sue due attività che conduce parallelamente. Le sue incisioni
sono nelle collezioni del Gabinetto delle Stampe di Alessandria e Bagnocavallo
(Ra).
Gastone Cecconello, artista e scultore. Ha frequentato i corsi del
Belle Arti di Vercelli dove nasce nel 1942. Numerose le mostre in Italia e all’
estero. Negli anni ottanta recupera la tecnica dell’ affresco e fonda Bondarte
ed è ideatore del MACAM di Maglione.
Paola Cenedese, poetessa di Treviso - ha al suo attivo numerose pubblicazioni; da
alcuni anni si dedica alla scultura le sue opere sono state presentate a
Venezia e Treviso. L’ opera in mostra “Attesa” del 2014 è in terracotta.
Albina Dealessi, artista di Lu, residente a Conzano; nelle sue tele
informali il colore è spesso, come vuole la spatola ed intenso per il piacere della materia e
crea sovrapposizioni che rimandano ad immagini di paesaggi o ad astrazioni
pittoriche. Recentemente si è dedicata all’ incisione.
Antonio De Luca, è uno degli artisti più interessante e innovativo
del panorama nazionale. Giovane artista di origine campane che spazia dalla
pittura su carta alla ceramica, attraverso soggetti nati da un gesto
essenziale.
Renato Luparia, fotografo di Conzano, specializzato in immagini di
paesaggio e di natura, dotato di una innata sensibilità nei confronti dell’
ambiente. Ogni suo scatto è un paesaggio antropizzato che nasconde una storia,
un’ emozione.
Nadia Presotto, vive e opera a Conzano (Al); le sue opere nascono
dall’ unione tra il linguaggio figurativo e quello astratto, collocandosi fuori
dagli schemi tradizionali. Oltre alle tele ad olia crea acquerelli dai toni soffusi.
Renzo Rolando, artista, restauratore, scrittore. Conosciuto come
“il pittore delle meridiane” per le numerose realizzazioni. Artista eclettico,
spazia dalla pittura ad olio, all’ acquarello, alle tecniche miste. Numerose le
partecipazioni a rassegne espositive.
La settima edizione della M.A.C.,
ideata da Nadia Presotto e Albina Dealessi, si avvale, come per le precedenti
edizioni, del patrocinio del Comune di
Lu. L’ intento è quello di valorizzare
il territorio monferrino e le varie
espressioni artistiche ed è visitabile fino al 20 settembre 2015.
INFORMAZIONI UTILI: M.A.C. 7°
edizione – dal 13 al 20
settembre 2015 - orario dalle 10
alle 20 su appuntamento – chiuso lunedì. Sabato 19 e domenica 20 settembre
aperto dalle 16 alle 20. Ingresso libero.
Spazio La Nisolina – via Mameli 63 – Lu Monferrato (AL) – Tel.
338.3354590.
lunedì 3 agosto 2015
"ALBERI IV" AL MUSEO DEL LEGNO DI PETTENASCO
MOSTRA ITINERANTE
“ALBERI” IV EDIZIONE
Pettenasco (No) – Una
preview della mostra itinerante “Alberi” giunta alla IV edizione, sarà
inaugurata il 21 agosto alle ore 18 presso il Museo della Tornitura del Legno
di Pettenasco, sul lago d’ Orta, dove saranno presentate alcune opere degli
artisti: Carlo Casanova, Giovanni Crippa, Alberto Fiorenzato, Renato Luparia,
Guido Montemartini, Guido Omezzolli, Gregorio Piazza, Nadia Presotto.
La
mostra è curata dal Museo della Tornitura del Legno di Pettenasco (NO), in
collaborazione con Aglaia Arts and Crafts di Omegna (VB) e Cantine del Castello
Conti, Maggiora (NO) e presenta opere di pittura, scultura e fotografia. Sarà
visitabile fino al 30 agosto 2015 tutti i giorni con orario 10.30 – 12.00 e
16.00 – 18.30.
La
mostra completa verrà inaugurata il 19 settembre alle ore 18.00 presso lo spazio espositivo Aglaia Arts and Crafts, via Manfredi 11 in
Omegna e sarà visitabile fino al 10 ottobre.
Nel
mese di novembre la mostra verrà allestita presso le Cantine del Castello
Conti, Via Borgomanero 15 – Maggiora
(NO); inaugurazione sabato 14 novembre ore 17.30 e sarà visitabile fino al 6
gennaio 2016.
La
mostra gode dei Patrocini di: Comune di Omegna, Comune di Pettenasco, Ecomuseo
Cusius, ARCI VCO.
Per
maggiori informazioni tel: 345 9956357; mail: laboratorigranerolo@lagodorta.net