ITINERARIO NEL VERDE
Testo:
Nadia Presotto
Foto:
Renato Luparia
I GIARDINI DI
GOTEBORG
La città, capitale della
regione del Gotland, nel sud- est della Svezia, incanta con i suoi curati
giardini
Goteborg, primo porto e seconda città di Svezia, attraversata dal fiume
Gota, si presenta agli occhi del visitatore come una città ordinata e ricca di
verde. Infatti, grazie alla Corrente del Golfo che arriva a lambire le coste
della Scandinavia, mitiga il clima ed ha favorito la nascita di splendidi
giardini. Tra questi l’Orto Botanico,
il più grande di Svezia, nato nel 1910 per volontà della municipalità, con
indirizzo sperimentale e ornamentale dedicato all’orticoltura, carattere
tuttora esistente. All’ingresso dell’Orto, superate le aiuole decorative, tematiche
per colore, a destra si fa notare il giardino “Colori terra di Siena” perché
richiama l’ Italia e quel particolare colore che dal giallo scuro sfiora il
marrone. Splendide le fioriture di amaranti “Tavolozza autunnale”, le echinacee
i coleus, le zinnie e tra le tante essenze ecco la Salpiglossis sinuata “Royal chocolate”, una annuale
simile alla petunia, color del
cioccolato.
Proseguendo la visita tra le resistenti rose patio Diamant e la cinese
Felipes, abbarbicata alla parete di un edificio, raggiungiamo le serre, con una
bella collezione di orchidee, begonie, heliconie e l’ immancabile vasca con i
pesci.
L’antica casa del direttore dell’Orto, oggi trasformata in uffici, si
presenta con un prospiciente giardino formale, con aiuole geometriche, alcune a
disegno Liberty e a mosaico.
Nei pressi, un
cancelletto in legno, sormontato dalla rosa Alchimist, creata dall’ ibridatore
tedesco Kordes nel 1956, vigorosa e
resistente anche al freddo, ci invita ad entrare nell’ orto. Gli ortaggi sono
disposti in prose decorative, dove gli spinaci hanno foglie con sfumature rosso
scuro ed le varietà di prezzemolo creano intorno un festoso bordo.
Il giardino delle
erbe officinali ha un carattere tipicamente mediterraneo, con orci in
terracotta, una fontanella che interrompe i passi del visitatore, tra le pietre
posate ad “opus incertum”.
Gli eleganti bordi misti e le aiuole, di raffinata composizione,
presentano varietà e specie botaniche in un sapiente uso di colori e forme.
Incantano le fioriture dei papaveri azzurri dell’Himalaya (Meconopsis
betonicifolia), i fiori della Monarda con l’ invitante profumo che attira
api e farfalle.
Non si contano le Heuchere, Hoste ed Echinops, i Phlox
“Carolina” di origine americana, le Salvie nemorose, usate
per la vistosa fioritura.
Le numerose panche, posizionale tra le siepi, lungo i percorsi o nei
pressi delle fontane, consentono soste piacevoli in questo giardino che occupa
una superficie di 40 ettari, mentre il rimanente – l’ Orto Botanico si sviluppa
su 175 ettari – è occupato dall’ arboreto.
Fiori anche nei cortili di Haga, l’antico quartiere di pescatori
oggi trasformato in zona residenziale, grazie agli abitanti che non hanno
voluto apportare drastiche modifiche (era destinato ad essere abbattuto per far
posto ad un polo fieristico). Il quartiere ha una particolarità: da un portone
si accede nel cortile, e da questo in un altro, raggiungendo la strada
parallela. I cortili, sui quali si affacciano le abitazioni, sono curati fin
nei dettagli. Nelle brevi aiuole fioriscono rose, altee, alcune annuali e non
mancano piccoli alberi penduli e alcune mangiatoie per gli uccellini.
Un’altra zona particolarmente interessante di Goteborg sono gli ex “orti
di guerra”. In città, una zona di proprietà del Comune data a titolo
gratuito agli abitanti per essere coltivata
nel periodo di guerra, oggi è
trasformata in tanti e graziosi giardini. I vialetti di ghiaia conducono alle
piccole costruzioni in legno con i loro giardinetti che sembrano tanti “cottage
garden” ricchi di fioriture.
Il Giardino della Società di Orticoltura nasce nel 1842, qualche anno dopo la Società
di Orticoltura, la più antica di Svezia, grazie a George Lowegren, esponente
della borghesia colta e solidale della città che volle creare un parco
pubblico, fruibile dagli abitanti per le attività ludiche, quali concerti,
passeggiate, giochi per i bambini. Sorge fuori dalle antiche mura medievali,
non lontano dal centro e sulla sponda del fiume Gota sul quale si riflette la
vegetazione di frassini, ontani, querce e faggi.
I percorsi sinuosi recentemente restaurati conducono alla serra
monumentale, eretta nel 1878 in ghisa, ferro e vetro, dotata di termosifoni ad
acqua. Palme, piante acquatiche, piante delle Canarie, camelie e altro ancora
impreziosiscono i mille metri quadrati della serra.
Poco distante è stata edificata la palazzina, sede della Società di
Orticoltura, con un giardino formale. Interessante il giardino creato dal
paesaggista olandese Piet Oudolf che per i suoi spazi predilige le perenni, in
particolare graminacee, con la caratteristica di essere messe a dimora in
“stile naturalistico”.
Il percorso conduce alla zona riservata ai concorsi: architetti del
paesaggio e studenti invitati a presentare i loro lavori “sul posto”; quelli
premiati sono stati mantenuti, così il parco presenta una parte antica ed una
decisamente moderna.
Recente (è nato nel 2008) è anche il roseto, il più ricco e grande di
Svezia, con quattromila rose e 1900 specie. Le rose sono state messe a dimora
in aiuole, circondate dal bosso, dalla lavanda o da manufatti in cemento e le
vasche d’acqua ingentilite dagli agapanti in contenitori di legno, regalano una immagine tipicamente
mediterranea.
Un itinerario “curioso” in una città nordica che nella sua breve estate
seduce i visitatori tra colori ed effluvi delle numerose essenze fiorite.
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