domenica 11 maggio 2014

ITINERARIO NEL VERDE

Testo: Nadia Presotto
Foto: Renato Luparia


I GIARDINI DI GOTEBORG


La città, capitale della regione del Gotland, nel sud- est della Svezia, incanta con i suoi curati giardini


Goteborg, primo porto e seconda città di Svezia, attraversata dal fiume Gota, si presenta agli occhi del visitatore come una città ordinata e ricca di verde. Infatti, grazie alla Corrente del Golfo che arriva a lambire le coste della Scandinavia, mitiga il clima ed ha favorito la nascita di splendidi giardini. Tra questi l’Orto Botanico, il più grande di Svezia, nato nel 1910 per volontà della municipalità, con indirizzo sperimentale e ornamentale dedicato all’orticoltura, carattere tuttora esistente. All’ingresso dell’Orto, superate le aiuole decorative, tematiche per colore, a destra si fa notare il giardino “Colori terra di Siena” perché richiama l’ Italia e quel particolare colore che dal giallo scuro sfiora il marrone. Splendide le fioriture di amaranti “Tavolozza autunnale”, le echinacee i coleus, le zinnie e tra le tante essenze ecco  la Salpiglossis sinuata “Royal chocolate”, una annuale simile alla petunia, color  del cioccolato.
Proseguendo la visita tra le resistenti rose patio Diamant e la cinese Felipes, abbarbicata alla parete di un edificio, raggiungiamo le serre, con una bella collezione di orchidee, begonie, heliconie e l’ immancabile vasca con i pesci.
L’antica casa del direttore dell’Orto, oggi trasformata in uffici, si presenta con un prospiciente giardino formale, con aiuole geometriche, alcune a disegno Liberty e a mosaico.
Nei pressi, un cancelletto in legno, sormontato dalla rosa Alchimist, creata dall’ ibridatore tedesco Kordes  nel 1956, vigorosa e resistente anche al freddo, ci invita ad entrare nell’ orto. Gli ortaggi sono disposti in prose decorative, dove gli spinaci hanno foglie con sfumature rosso scuro ed le varietà di prezzemolo creano intorno un festoso bordo.
Il giardino delle erbe officinali ha un carattere tipicamente mediterraneo, con orci in terracotta, una fontanella che interrompe i passi del visitatore, tra le pietre posate ad “opus incertum”.
Gli eleganti bordi misti e le aiuole, di raffinata composizione, presentano varietà e specie botaniche in un sapiente uso di colori e forme. Incantano le fioriture dei papaveri azzurri dell’Himalaya (Meconopsis betonicifolia), i fiori della Monarda con l’ invitante profumo che attira api e farfalle.
Non si contano le Heuchere, Hoste ed Echinops, i Phlox “Carolina” di origine americana, le Salvie nemorose, usate per la  vistosa fioritura.
Le numerose panche, posizionale tra le siepi, lungo i percorsi o nei pressi delle fontane, consentono soste piacevoli in questo giardino che occupa una superficie di 40 ettari, mentre il rimanente – l’ Orto Botanico si sviluppa su 175 ettari – è occupato dall’ arboreto.

Fiori anche nei cortili di Haga, l’antico quartiere di pescatori oggi trasformato in zona residenziale, grazie agli abitanti che non hanno voluto apportare drastiche modifiche (era destinato ad essere abbattuto per far posto ad un polo fieristico). Il quartiere ha una particolarità: da un portone si accede nel cortile, e da questo in un altro, raggiungendo la strada parallela. I cortili, sui quali si affacciano le abitazioni, sono curati fin nei dettagli. Nelle brevi aiuole fioriscono rose, altee, alcune annuali e non mancano piccoli alberi penduli e alcune mangiatoie per gli uccellini.

Un’altra zona particolarmente interessante di Goteborg sono gli ex “orti di guerra”. In città, una zona di proprietà del Comune data a titolo gratuito agli abitanti per essere coltivata  nel  periodo di guerra, oggi è trasformata in tanti e graziosi giardini. I vialetti di ghiaia conducono alle piccole costruzioni in legno con i loro giardinetti che sembrano tanti “cottage garden” ricchi di fioriture.

Il Giardino della Società di Orticoltura nasce nel 1842, qualche anno dopo la Società di Orticoltura, la più antica di Svezia, grazie a George Lowegren, esponente della borghesia colta e solidale della città che volle creare un parco pubblico, fruibile dagli abitanti per le attività ludiche, quali concerti, passeggiate, giochi per i bambini. Sorge fuori dalle antiche mura medievali, non lontano dal centro e sulla sponda del fiume Gota sul quale si riflette la vegetazione di frassini, ontani, querce e faggi.
I percorsi sinuosi recentemente restaurati conducono alla serra monumentale, eretta nel 1878 in ghisa, ferro e vetro, dotata di termosifoni ad acqua. Palme, piante acquatiche, piante delle Canarie, camelie e altro ancora impreziosiscono i mille metri quadrati della serra.
Poco distante è stata edificata la palazzina, sede della Società di Orticoltura, con un giardino formale. Interessante il giardino creato dal paesaggista olandese Piet Oudolf che per i suoi spazi predilige le perenni, in particolare graminacee, con la caratteristica di essere messe a dimora in “stile naturalistico”.
Il percorso conduce alla zona riservata ai concorsi: architetti del paesaggio e studenti invitati a presentare i loro lavori “sul posto”; quelli premiati sono stati mantenuti, così il parco presenta una parte antica ed una decisamente moderna.
Recente (è nato nel 2008) è anche il roseto, il più ricco e grande di Svezia, con quattromila rose e 1900 specie. Le rose sono state messe a dimora in aiuole, circondate dal bosso, dalla lavanda o da manufatti in cemento e le vasche d’acqua ingentilite dagli agapanti in contenitori di legno,  regalano una immagine tipicamente mediterranea.
Un itinerario “curioso” in una città nordica che nella sua breve estate seduce i visitatori tra colori ed effluvi delle numerose essenze fiorite.





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